Aversa, gli allievi del Liceo “Fermi” su Rai3 ospiti di “Quante Storie”

di Redazione

Gli studenti del Liceo Scientifico “Fermi” di Aversa protagonisti di una puntata speciale di “Quante Storie”. Il 5 dicembre il Laboratorio di Giornalismo Cross Medial dell’istituto aversano, diretto dalla preside Adriana Mincione, hanno partecipato alla diretta esclusiva del programma culturale targato Rai 3, condotto da Corrado Augias e girato per l’occasione nella Nuvola di Fuksas a Roma, in questa settimana location della fiera editoriale “Più Libri Più Liberi”.

Presenti, oltre ai giovanissimi ragazzi, quattro grandi ospiti che hanno guidato i telespettatori in un viaggio attraverso le atmosfere affascinanti e dualistiche di Roma: Flavio Caroli, critico e storico dell’artem ha presentato il suo nuovo libro “L’arte italiana in quindici weekend e mezzo”, per poi cedere la parola alla dottoressa Claudia Conforti, docente di Storia dell’Architettura all’Università Tor Vergata di Roma.

Affascinati e incuriositi dalla lettura di alcune righe di “Arsenale di Roma Distrutta”, i ragazzi hanno posto domande all’autore Aurelio Picca, colpiti dalla Roma inaspettata e misteriosa dipinta dinnanzi ai loro occhi. Esclusivo, infine, l’intervento di Enrico Vanzina, sceneggiatore e produttore cinematografico che ha così concluso la puntata, con accenni alla Roma cinematografica del passato e del presente.

Roma è stata la vera protagonista e, in suo onore, si è parlato dei suoi pregi e dei suoi difetti, dei suoi segreti e delle sue bellezze che spesso scompaiono agli occhi nostri.  Senza dubbio, l’interesse dei ragazzi è salito alle stelle, onorati di essere entrati in contatto con importanti personaggi che hanno raccontato, da vari punti di vista e con estrema spontaneità, il loro modo di vedere la città.

Il tutor interno del progetto, Annamaria Ruggero, ha dichiarato soddisfatta: “Spesso noi adulti tendiamo ad allontanare i giovani dai problemi dell’attualità, con l’intento di proteggerli. Questa iniziativa, invece, ha consentito ai nostri studenti di toccare con mano la realtà che li circonda, di riflettere criticamente e di impegnarsi nella ricerca di effettive soluzioni”.

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