Manovra, ok definitivo della Camera. Scontro tra Fi e Lega sulla Fornero

di Redazione

La Camera ha approvato in via definitiva la Manovra. I voti a favore sono stati 313, 70 i contrari. Dopo la proclamazione del risultato il premier Giuseppe Conte ha abbracciato i ministri. La legge di Bilancio aveva già passato sabato sera l’esame del voto di fiducia, con 327 voti favorevoli e 228 contrari. Gli italiani si accorgeranno “presto, presto” degli effetti positivi della cosiddetta “Manovra del popolo”. Ne è convinto il premier Giuseppe Conte che, fermato dai giornalisti  all’uscita di Montecitorio, si è detto “molto soddisfatto” dell’approvazione del testo. Ora “facciamo entrare in vigore le norme”, ha aggiunto Conte. Mentre il ministro dell’Economia Giovanni Tria ha sottolineato: “La Manovra economica approvata dal Parlamento è quella che tutti abbiamo voluto”.

“L’Italia ha adottato la legge di bilancio, dopo lunghe discussioni e momenti difficili. Ne seguiremo attentamente l’esecuzione. Ribadisco di nuovo che il dialogo con la Commissione Ue si è concentrato unicamente sul rispetto delle regole comuni, mai sulle misure individuali!”. Lo ha scritto su Twitter il commissario agli Affari economici Pierre Moscovici dopo il via libera definitivo del Parlamento.

“Approvata in rigor mortis la legge di Bilancio Made in Europe che ha esautorato il Parlamento con un autentico festival della bugia in aula, gli italiani sanno già che cosa li aspetta: più tasse a imprese e lavoratori, un prelievo forzoso dalle tasche dei pensionati, meno aiuti a chi sta indietro e la certezza di avere più debiti per tutti”. Sono le parole di Giorgio Mulè, deputato di Forza Italia e portavoce dei gruppi azzurri di Camera e Senato. “Fi ha lottato con tutti i mezzi in Parlamento – ha aggiunto Mulè -, ora la lotta si trasferisce nelle piazze dove grazie alla guida di Silvio Berlusconi sapremo riportare il centrodestra alla guida del Paese mettendo fine all’incubo dell’esecutivo contronatura gialloverde”.

“Questa è una Manovra scritta dal popolo e per il popolo”. Lo ha affermato il deputato Francesco Silvestri (M5S), aggiungendo che “non esiste libertà se non c’è giustizia sociale: come possono essere liberi cinque milioni di poveri, i pensionati colpiti dalla Fornero ed i truffati dalle banche?”. “Noi non tagliamo le pensioni a nessuno se non a qualche pensionato d’oro. Abbiamo alzato le minime, eliminato una volta per tutte i vitalizi e rispettato l’impegno della quota 100. La legge Fornero era una ingiustizia ed andava superata adesso”, ha rilevato elencando le misure della legge e ribadendo che “non c’è nessuna tassa sulle utilitarie e sulle auto già acquistate”. “Quali maggiori tasse? Stiamo rilanciando un Paese. Le abbiamo aumentate alle grandi banche e alle assicurazioni per redistribuire la ricchezza dall’alto verso il basso”.

“Fi prova disprezzo per questa Manovra ed anche per noi della Lega? Se non ricordo male l’ultimo governo Monti lo appoggiò Forza Italia e la macelleria sociale che è iniziata con quel governo è partita proprio dalla legge Fornero che oggi proviamo a correggere”. Durante le dichiarazioni di voto il deputato della Lega Riccardo Molinari aveva attaccato aspramente i colleghi di Forza Italia dopo le accuse di Roberto Occhiuto che avevano affermato: “Questa è una legge che è contro l’Italia e contro gli italiani: aumenterà le tasse e porterà il Paese in recessione. La Manovra è stata fatta affidando le chiavi della politica economica al M5S che non vuole sviluppo e ricchezza ma vuole solo alimentare odio ed invidia sociale”.

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