Torino, bigiotteria non a norma: sequestrati 26 milioni di prodotti

di Redazione

Nei giorni scorsi, i finanzieri del comando provinciale di Torino, al termine di una mirata attività info-investigativa, hanno effettuato un importante intervento operativo, a contrasto delle frodi in commercio, che ha consentito due ingenti sequestri per un totale di oltre 26 milioni di articoli con indicazioni merceologiche mendaci e/o non conformi alla normativa sulla sicurezza dei prodotti.

Circa 1.400.000 i monili e gli accessori d’abbigliamento riportanti false indicazioni qualitative in relazione alla qualità ed alla provenienza delle pietre dure preziose e semipreziose risultate essere, poi, prodotte artificialmente con pasta vitrea o ceramica con inserti e minuterie falsamente marchiate argento ma di fatto composte di rame e nichel. Turchese, Corallo Rosso, Ambra, Lapislazzuli, Perle e la più celebre Perla nera di Tahiti, ovvero Ematite o Madreperla, sono alcune delle ingannevoli indicazioni riportate sulle collane ed i bracciali esposti in vendita.

L’ingente quantitativo di prodotti illeciti è stato trovato in un deposito situato nello storico quartiere di “Porta Palazzo” nella disponibilità di un imprenditore cinese e presso il negozio di un cittadino bengalese sito nel quartiere di “San Salvario”. Per i titolari delle due attività è scattata la denuncia per l’ipotesi di frode in commercio, addebito per il quale sono previste pene severissime oltre alla segnalazione, alla Camera di Commercio di Torino, per le relative sanzioni amministrative nell’ordine di oltre 25mila euro. Tra i beni posti sotto sequestro anche più di 1.200 giocattoli pericolosi importati dalla Cina.

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