Mondragone, abuso d’ufficio e concussione: il giudice archivia accuse per Schiappa

di Redazione

Mondragone – “Un’altra archiviazione per infondatezza della notizia di reato denunciato da attivisti del Movimento Cinque Stelle già associati della Protezione Civile cittadina”. E’ il commento dell’ex sindaco Giovanni Schiappa dopo la decisione del giudice per le indagini preliminari, Ivana Salvatore, del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, che, a seguito di udienza camerale, ha emesso l’ordinanza di archiviazione in favore Schiappa il quale, ancora una volta, non vede riconoscersi alcuna responsabilità differentemente da quanto paventato dal cittadino Basilio Tucci, all’epoca associato della Protezione Civile cittadina.

Il gip Salvatore, letti gli atti del procedimento scaturito dalla denuncia per abuso d’ufficio e concussione presentata da Tucci nei confronti dell’ex primo cittadino e dell’allora presidente della Protezione Civile di Mondragone, Domenico De Vita, esaminata la richiesta di archiviazione formulata dal pubblico ministero Di Vico, letto l’atto di opposizione all’archiviazione proposta da Tucci, raccolte all’udienza camerale le conclusioni e sciogliendo la riserva in quella sede formulata, ha condiviso le considerazioni poste a fondamento della memoria difensiva depositata dall’avvocato Alberto Tortolano – difensore di fiducia di Schiappa – ritenendo che i fatti rappresentati dal querelante non apparivano idonei ad integrare il reato contestato né di altra fattispecie penalmente rilevante. Considerazioni, dunque, non idonee soprattutto ad integrare il reato di abuso d’ufficio.

Quanto, poi, all’ipotizzata concussione, difettava del tutto nella vicenda in esame il requisito necessario della costrizione o, comunque, dell’abuso della qualità o dei poteri, avendo i diretti interessati Di Nardo e Grillo (opportunamente sentiti dal pm) smentito la ricostruzione dei fatti prospettata dal denunciante. Ritenuto che appaiono del tutto inconferenti i supplementi istruttori sollecitati dall’opponente, non ponendosi un problema di prova del fatto storico rappresentato in querela, ma di carenza degli elementi costitutivi del reato ipotizzato, che certamente non potevano essere integrati da altro alla luce delle dichiarazioni rese da Di Nardo e da Grillo, entrambi all’epoca associati della Protezione Civile di Mondragone e, sottolinea Schiappa, attivisti del M5S come Tucci. Considerato che andava, pertanto, disposta l’archiviazione del procedimento con restituzione degli atti al pm richiedente, Di Vico, per infondatezza della notizia di reato, il gip Salvatore disponeva l’archiviazione del procedimento a carico di Schiappa e De Vita.

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