Usura bancaria, indagato il ministro Paolo Savona

di Redazione

Il ministro degli Affari Europei, Paolo Savona, è indagato a Campobasso nell’inchiesta del pm Rossana Venditti che coinvolge altre 22 persone per presunta usura bancaria. Savona all’epoca dei fatti contestati era al vertice di Unicredit. Il nome di Savona risulta presente dell’atto della procura relativo alla richiesta di proroga dei termini di durata delle indagini preliminari nell’inchiesta relativa ai parchi eolici di Molise, Puglia e Campania.

Secondo l’avvocato Luigi Iosa, legale della società Engineering srl, presunta vittima di usura bancaria, il fascicolo che coinvolge gli ex vertici della Banca di Roma, ora Unicredit, “è un atto dovuto in quanto la Cassazione penale impone di indagare i vertici della banche per via del loro ruolo di controllo e garanzia”. All’epoca dei fatti contestati dalla procura di Campobasso, il ministro Savona era ai vertici della Banca di Roma, oggi Unicredit, e “non aveva competenza sui tassi di interesse”. E’ quanto riferiscono fonti vicine allo stesso Savona.

Tra i 23 indagati che compaiono nella richiesta di proroga delle indagini preliminari di ulteriori sei mesi della Procura di Campobasso, oltre a quello di Paolo Savona, ci sono anche i nomi di Alessandro Profumo, oggi amministratore delegato di Leonardo, e di Fabio Gallia, attuale amministratore delegato e direttore generale di Cassa Depositi e Prestiti. L’inchiesta su tassi usurai parte dalla denuncia di una società che in passato ha realizzato parchi eolici. I fatti sono riferiti al periodo 2005-2013. Gli altri nomi dell’inchiesta di Campobasso sono: Federico Ghizzoni, ex numero uno di Unicredit; l’ex sindaco di Ravenna ed ex presidente di Unicredit Aristide Canosani; Franco Bellei, tra i vertici di Banca di Roma e poi Unicredit; Cesare Farsetti, del Cda della Banca agricola e commerciale; Luca Majocchi, ex Unicredit – Pagine gialle e ora Spencer Stuart -; Roberto Nicastro; Gabriele Piccini; Edoardo Massaglia; Paolo Fiorentino; Alessandro Cataldo; Giovanni Chelo; Dieter Rampl; Giuseppe Vita; Francesco Antonio Ricci; Antonio Ciarallo; Adolfo Toti; Vincenzo De Peppo; Giuseppe D’Onofrio; Nicolangelo Testa; Rosario Spatafora.

Per ora c’è solo una richiesta di proroga indagini. Come persona offesa figura la società Engineering srl, presunta vittima di usura bancaria e facente capo ai fratelli Pietro ed Angelo Santoro, ex presidente dell’Acem Molise e vice presidente dell’Associazione nazionale imprese edili manifatturiere. La società con un fatturato milionario fino a qualche anno fa, con sede a Campobasso, nel passato ha realizzato diversi ed importanti parchi eolici in Molise, in Puglia e in Campania anche per conto della Erg della famiglia Garrone. Al 2017 risale la denuncia dell’avvocato Luigi Iosa dalla quale è scaturita l’inchiesta penale condotta dal pm Venditti.

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