Gricignano, spaccio di cocaina in casa: nei guai padre e figlio

di Redazione

Un 53enne di Gricignano, Andrea Ianniello, è stato tratto in arresto, e poi sottoposto a obbligo di firma, durante lo scorso fine settimana, dagli agenti del commissariato di polizia di Aversa con l’accusa di spaccio di cocaina. Denunciato anche il figlio 21enne dell’uomo, incensurato.

Nel corso dei pattugliamenti sul territorio contro i furti in abitazioni e lo spaccio di stupefacenti, giunti nelle vicinanze dell’abitazione di Ianniello, i poliziotti notavano l’occasionale accesso nell’androne del palazzo di un pregiudicato aversano, conosciuto per essere un assuntore di stupefacenti. A quel punto i due agenti di pattuglia iniziavano a seguire quest’ultimo, imbattendosi in Ianniello, il quale stava per consegnare proprio in quel frangente una dose di sostanza stupefacente al “cliente”.

Alla vista dei poliziotti, il 53enne tentava di disfarsi dell’involucro, contenente circa 0,30 grammi di cocaina, opponendo anche una strenua resistenza. Per nulla intimoriti, i due agenti riuscivano a guadagnare l’ingresso della casa, trovando all’interno il figlio dell’arrestato, disteso sul letto all’interno della sua camera. Si procedeva, quindi, ad un’immediata perquisizione, rinvenendo nelle contingenze, occultati sotto il frigorifero, un bilancino di precisione, un rotolo di cellophane per alimenti, utilizzato presumibilmente per confezionare le dosi di cocaina, e della polvere bianca utilizzata presumibilmente come sostanza da taglio.

I poliziotti provvedevano ad accompagnare i due in commissariato dove il pregiudicato assuntore di droga ammetteva di essersi recato nell’abitazione di Ianniello allo scopo di acquistare cocaina e di esserci andato numerose altre volte, riconoscendo senza ombra di dubbio padre e figlio in sede di ricognizione fotografica. Su disposizione della magistratura, Ianniello veniva tratto in arresto, mentre il figlio denunciato a piede libero. Il giudice, convalidando l’arresto, ha infine sottoposto il 53enne alla misura dell’obbligo di firma, rimettendo i termini del processo su richiesta della difesa.

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