Casal di Principe, furto di energia elettrica: altre due denunce

di Redazione

Nella mattinata di sabato 19 maggio, i poliziotti del Posto Fisso Operativo di Casapesenna, diretti dal vicecommissario Stefano Ricciardiello, nel corso dei controlli a persone sottoposte dagli arresti domiciliari, hanno accertato un altro caso di furto di energia elettrica, con ciò evidenziando come tali episodi di illegalità, lungi dall’essere casi isolati, sono espressione di un diffuso fenomeno di illegalità.

Intorno alle 10, una pattuglia coordinata dall’ispettore superiore Salvatore Buompane si recava a Casal di Principe, in via Treviso, nell’abitazione di D.A., detenuta ai domiciliari, originaria di Giugliano, per verificarne la presenza in casa e l’osservanza delle prescrizioni imposte dall’autorità giudiziaria. Ma, come già accaduto in altre analoghe circostanze, nonostante l’esito regolare di quel controllo, l’attenzione degli agenti si portava sul misuratore dell’energia elettrica che si presentava in posizione “Off”, mentre tutti i servizi all’interno dell’abitazione erano pienamente funzionanti. Di lì a poco, il successivo intervento del personale Enel Distribuzione, opportunamente fatto convenire, confermava l’esistenza di “un allaccio abusivo direttamente sulla montante Enel, ben occultato nella muratura”. I successivi accertamenti consentivano infine agli Agenti di risalire all’effettivo responsabile di tale furto di energia, R.M., di 80 anni, madre della detenuta ed effettiva committente dell’allaccio abusivo, la quale veniva indagata a piede libero per aver sottratto in modo continuativo energia elettrica ai danni della società Enel.

Nella stessa mattinata, avendo con se il personale tecnico dell’Enel, gli agenti estendevano la verifica sulla regolarità della fornitura di energia elettrica anche agli altri occupanti di quello stabile di via Treviso, portando allo scoperto un ennesimo caso di furto di energia elettrica. Infatti, dopo aver avviato la verifica nell’abitazione di C.S., di 54 anni, nativa di Casal di Principe, gli agenti si avvedevano che anche in quel caso, mentre l’interruttore del contatore era staccato, tutti i servizi elettrici erano perfettamente funzionanti. L’evidenza del fraudolento approvvigionamento di energia elettrica veniva poi confermato dai tecnici della società elettrica che, anche in qual caso, riscontravano un allaccio abusivo ben occultato alla rete di distribuzione direttamente sulla montante Enel. Anche la C.S., in qualità di intestataria del contatore e effettiva utilizzatrice della fornitura, veniva denunciata in stato di libertà per furto aggravato di energia elettrica.

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