Milano, furti ai distributori e in appartamenti: sgominata banda di albanesi

di Redazione

Erano specializzati nei furti alle colonnine delle stazioni di servizio. Trasfertisti dei furti e delle rapine partivano dall’Albania e si fermavano in Lombardia il tempo necessario a compiere un certo numero di colpi. Quelli ai distributori di notte erano la loro specialità, ma alla banda – composta da sette persone tra i 20 e i 26 anni – sono contestate anche rapine e furti nelle abitazioni di Monza, Bergamo, Brescia, Lodi, Varese.

I carabinieri della compagnia di Cassano d’Adda (Milano) hanno eseguito nei confronti di cinque persone (due sono latitanti) un decreto di fermo di emesso dalla procura di Milano per associazione per delinquere finalizzata a reati contro il patrimonio e detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. I provvedimenti arrivano dopo che le indagini hanno documentato in poco più di un mese 15 furti a colonnine di stazioni di servizio, 14 furti e due rapine in abitazione.

Gli arrestati sono tutti incensurati a eccezione del capo, un 26enne che aveva anche il compito di reclutare i membri della banda. “In un’intercettazione ambientale – ha detto il pm David Monti – lo abbiamo sentito dire che in Albania ha la fila di persone che vogliono entrare in una batteria come questa. E spiegava il motivo con le pene poco dure in Italia. Con questa indagine speriamo di smentirlo”.

I militari di Cassano d’Adda hanno iniziato l’attività all’inizio di gennaio e in pochissimo tempo sono riusciti a individuare i sette componenti del gruppo. Due, tra cui una donna, sono ricercati e il sospetto è che siano tornati in Albania. Altro ruolo importante nella squadra era quello dell’autista, affidato a un 24enne a cui tutti riconoscevano grandi qualità di pilota. Usavano sempre auto rubate in zona, l’indagine dei carabinieri è partita proprio dal furto di mezzi a Gorgonzola.

“Erano trasfertisti, come i rapinatori di Rolex – ha continuato Monti – Venivano dall’Albania per dedicarsi a uno o due mesi di furti. La stima per i colpi alle stazioni di servizio che gli attribuiamo è di quasi 200mila euro”. Grazie a una tecnica affinata col tempo (e a strumenti come flessibili), riuscivano ad aprire in pochi minuti la cassetta del distributore. Sono molti i casi contestati ma sembra ci siano almeno un centinaio di altri episodi da poter attribuire al gruppo. In parallelo ai furti è stata scoperta anche una attività di spaccio di cocaina che si concentrava nella zona del Portello, a Milano.

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