Cranberries, muore improvvisamente la cantante Dolores O’Riordan

di Redazione

Dolores O’Riordan, la cantante irlandese dei Cranberries, è morta a 46 anni. A darne l’annuncio è stato il suo agente, spiegando che è morta “improvvisamente” a Londra, senza tuttavia indicare le cause del decesso. O’Riordan si trovava nella capitale britannica per una sessione di registrazione con l’intera band irlandese Cranberries. La famiglia ha appreso la notizia ed è “distrutta” dal dolore: ha fatto sapere di aver bisogno di “privacy in questo momento tanto difficile”.

Nell’estate del 2017 la band, che era attesa anche in Italia, aveva annullato il tour europeo. Ad annunciarlo era stata la società organizzatrice Live Nation, spiegando che “i medici hanno ordinato a Dolores di non riprendere il tour come programmato, affinché possa completare le terapie che sta seguendo e raggiungere una piena guarigione”.  “E’ con enorme dispiacere – aveva commentato il gruppo – che cancelliamo questi concerti. Dolores sta facendo grandi progressi, tuttavia non vogliamo mettere a rischio la sua ripresa. Eravamo entusiasti di essere tornati in tour a condividere la nostra musica con i nostri fan, e non vediamo l’ora di tornare sul palco quanto prima”.

Il 28 aprile 2017 era uscito l’ultimo album dei Cranberries, “Something Else”, che contiene tre brani inediti e i successi della band irlandese rivisitati in chiave orchestrale. Il loro ultimo lavoro ha un legame con il primo disco “Everybody Else Is Doing It”. “Non è un titolo causale. – aveva spiegato la stessa Dolores – Non dice per forza che ci sarà qualcos’altro e non dice nemmeno che questo sia un gran finale. Credo che segni un legame con il primo disco piuttosto bene. Non ho idea di cosa ci sia in serbo per noi. Non sono più gli anni ’90, questo è sicuro. E nemmeno vorrei che lo fossero. Spero ci sia del nuovo. Spero che ai fan piaccia quello che abbiamo fatto con le canzoni”.

Dolores O’Riordan, Nel Hogan, Mike Hogn e Fergal Lawler, hanno cominciato la loro carriera a Limerick (loro città natale) nel 1989 e venduto decine di milioni di album in tutto il mondo. I primi due album del gruppo sono “Everybody Else Is Doing It”, “So Why Can’t We?” (1993) e “No Need To Argue” (1994): quest’ultimo li ha consacrati alla musica mondiale, in particolare con il singolo “Zombie”, che raggiunse la top ten in 25 Paesi. Il 18 luglio 1994 Dolores sposava il tour manager dei Duran Duran, Don Burton, dal quale poi divorziava nel 2014, dopo 20 anni di vita insieme e tre figli. I successivi album, “To the Faithful Departed” (1996) e “Bury the Hatchet” (1999), avevano consolidato il successo della band, che tornava in seguito sulle scene nel 2001 con l’album “Wake Up And Smell The Coffee”. Poi lo scioglimento e i dischi da solista di Dolores, nel 2007 e nel 2009: “Are You Listening?” e “No Baggage”.

Dopo un reunion tour di 107 concerti, nel 2012 i Cranberries erano tornati in scena dopo un lungo periodo di separazione. Il capitolo discografico della nuova era della band era stato intitolato ‘Roses’ ed era uscito a distanza di undici anni da ‘Wake up and smell the coffee’, ultimo album in ordine di tempo firmato dai quattro della band prima dello scioglimento avvenuto nel 2003. “Ci siamo ritrovati a suonare assieme nel 2009, in occasione di un concerto organizzato per la laurea ad honorem che il Trinity College di Dublino ha consegnato a Dolores. Poi una sera siamo usciti a cena e abbiamo deciso di provare a riunire il gruppo prima che fosse troppo tardi” raccontavano Fergal Lawler, Mike e Noel Hogan, tre quarti della band irlandese e rispettivamente batterista, bassista e chitarrista. Durante il periodo successivo allo scioglimento del gruppo, la cantante ha intrapreso anche una sua carriera solista, con alterna fortuna. “Non abbiamo mai pensato di rimettere assieme la band senza di lei – raccontano i tre – perché i Cranberries sono qualcosa di speciale e di molto simile ad una famiglia. Semplicemente l’ abbiamo aspettata”.

In Italia, oltre a diversi live nei concerti, i Cranberries salirono sul palcoscenico del Teatro Ariston come ospiti al Festival di Sanremo nel 2012, esibendosi anche con ‘Zombie’, il brano più famoso della loro carriera. “Durante il tour di reunion – avevano commentato i musicisti del gruppo – abbiamo visto davanti al palco un pubblico di varie generazioni, dagli adolescenti fino ai cinquantenni. E’ stato bello vedere come la nostra musica interessi anche ai più giovani che magari ci hanno scoperto solamente grazie ad internet”.

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