Whirlpool Carinaro, scontro azienda-sindacati su nuovi orari di lavoro

di Antonio Taglialatela

Continua lo scontro tra Whirlpool e sindacati sul destino del sito ex Indesit di Carinaro, oggi divenuto magazzino ricambi del marchio americano di elettrodomestici per l’area Emea (Europa, Medio oriente e Africa), e degli oltre 300 lavoratori impiegati, senza dimenticare gli altri 130 finora messi “in panchina” dall’azienda.

L’ultimo incontro, tenutosi lo scorso 11 gennaio, non ha sortito gli effetti sperati. La Whirlpool ha comunicato che, dal 22 gennaio, saranno impegnati 320 lavoratori a rotazione, per complessive 90 ore mensili.

Da parte loro, i sindacati ritengono tale organizzazione oraria dannosa sia a livello economico che sociale dei lavoratori e per l’efficienza del sito. Inoltre, i rappresentanti dei lavori segnalano i ritardi relativi alla reindustrializzazione dello stabilimento dismesso di Teverola e alla ricollocazione dei lavoratori di Carinaro sul sito di Napoli, oltre ai problemi legati ai contributi non versati che compromettono l’accesso alla Naspi (indennità mensile di disoccupazione) e alla pensione, facendo saltare gli impegni assunti a tutela dei lavoratori che hanno deciso di utilizzare gli incentivi previsti dagli accordi ministeriali per gli esodi volontari.

A questo punto, i sindacati hanno proclamato lo stato di agitazione del personale, chiedendo un incontro urgente in sede ministeriale e l’interessamento del governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca.

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