Lazio-Napoli 1-4 – Sarri: “Inzaghi parla di infortuni? Avremmo vinto comunque”

di Redazione

La Lazio illude i propri tifosi e se stessa fino all’intervallo, poi nel secondo tempo scende in campo un Napoli super che risolve la partita nel giro di 15 minuti. La squadra di Sarri mette a segno un 1-4 all’Olimpico e resta in vetta alla classifica di Serie A a punteggio pieno assieme alla Juventus.

Primo tempo, dicevamo, a tinte biancocelesti e vantaggio firmato de Vrij, poi Inzaghi perde l’olandese e Bastos, dovendo reinventare una difesa con il solo Radu come centrale di ruolo. Dilagano gli ospiti, con Koulibaly, Callejon, un capolavoro di Mertens e il rigore di Jorginho.

Per i partenopei è il quinto successo consecutivo in cinque giornate di campionato. Nel dopopartita Sarri commenta: “Il primo tempo della gara con la Lazio non mi ha lasciato nessuna perplessità perché eravamo pienamente in corsa. Nell’intervallo ho detto ai ragazzi di continuare così perché l’avremmo messa a posto. Abbiamo incontrato una squadra in salute e abbiamo preso gol su una situazione sporca, ma il primo tempo è stato diverso rispetto a Bologna. In testa insieme alla Juventus? Cinque partite sono poche, il periodo è talmente breve che non ha alcun significato. Faccio i complimenti ai ragazzi ma finisce lì”.

Sul commento di Simone Inzaghi (“Senza gli infortuni non avremmo perso”), Sarri risponde: “Io credo che sarebbe finita nello stesso modo, lui pensa in un altro modo”.

Naturale che poi si parli del super gol di Mertens: “Non scomoderei i paragoni con Maradona – prosegue il tecnico -, perché lì andiamo su livelli memorabili, storici e assoluti. Però Dries sta dimostrando di essere un fuoriclasse, un animale affamato di gol. Siamo stati fortunati a scoprire la sua abilità da attaccante centrale per l’infortunio di Milik, peccato per Mertens che l’abbia mostrato solo a 28 anni…”.

Il lavoro sulla difesa ha portato a subire solo tre gol. “Abbiamo lavorato in estate, in questo momento non si può parlare di lavoro perché giochiamo ogni tre giorni – è il commento di Sarri -. O si dà una collocazione diversa alle nazionali per permettere agli allenatori delle squadre di club di fare diversamente o è inutile. La preparazione non l’abbiamo stravolta rispetto al passato, il preliminare di Champions poteva fare solo danni mentali, non fisici. Fino a questo momento abbiamo fatto meno errori individuali rispetto all’anno scorso, ma il periodo è limitato, la vera sfida è mantenere questa attenzione per dieci mesi. Poi avere un sano timore degli avversari aiuta a tenere alta la concentrazione e questa squadra, quando prende in mano il pallino del gioco, si esalta e si diverte. La gara di Hamsik? A livello di prestazioni mi sembra in netta risalita, gioca in ruolo dispendioso e sul 3-1 mi sembrava obbligatorio tutelarlo”.

“Lo scudetto? E’ tardi, scusate, devo andare a letto perché domani abbiamo l’allenamento e nel week end si gioca ancora…”, ironizza Sarri.

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