Aversa, Ronza su piano lavori pubblici: “Basta ‘libri dei sogni’, solo progetti certi”

di Livia Fattore

Aversa – Piano triennale delle opere pubbliche, al via la discussione in commissione consiliare lavori pubblici quale avvio di un iter che dovrà, poi, terminare in consiglio comunale per essere approvato insieme al bilancio preventivo 2018. Tempi lunghi, insomma, fino alla primavera prossima, almeno, ma il vicesindaco Michele Ronza, con delega ai lavori pubblici, ha voluto dare un avvio concreto all’iter, indicando anche le priorità che riguardano la messa in sicurezza delle strade cittadine, molte delle quali ridotte ai minimi termini e quasi impraticabili.

“Per quanto riguarda il piano triennale – ha dichiarato il numero due dell’amministrazione guidata dal sindaco Enrico de Cristofaro – abbiamo dato un’occhiata a quello precedente che dovrà essere implementato. A cavallo tra questa settimana e la prossima, sarà, comunque, pronto per il passaggio definitivo in commissione e l’approvazione in giunta per i passaggi prescritti”.

Relativamente ai contenuti, è ancora Ronza a parlare: “Il piano triennale 2018-2020 più o meno ricalca, ovviamente, quello del triennio 2017-2019. Per inserire progetti nel piano triennale c’è bisogno di finanziamenti certi che stanno uscendo in questi mesi. Non ci sarà più il libro dei sogni come si faceva una volta quando si inserivano interventi favolosi, però irrealizzabili, ma solo progetti certi”.

“In particolare, – conclude l’assessore normanno – sarà data priorità alla messa in sicurezza delle strade, iniziando da via Francesco Orabona, in pieno centro storico, nel quartiere spagnolo. Nei prossimi giorni ci saranno incontri con la Regione Campania per individuare progetti che possono essere finanziati e verificare se potranno essere inseriti nel piano triennale che andiamo ad approvare”.

Dalle opposizioni i consiglieri comunali del Partito Democratico (Marco Villano, Paolo Santulli, Elena Caterino e Alfonso Golia) criticano “la mancanza assoluta di iniziativa di questa amministrazione che, ancora una volta, se ce ne fosse ancora bisogno, non ha una propria idea di città e naviga a vista. Non si impegna, quindi, per cercare di dare vita, conseguenzialmente, a progetti validi i soli validi a poter portare nella nostra città finanziamenti sia nazionali che comunitari e regionali”.

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