Marcianise, rapine ad autotrasportatori: 10 arresti

di Redazione

A seguito di un’attività di indagine coordinata dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, la Polizia stradale di Napoli ha proceduto all’esecuzione di 10 ordinanze di custodia cautelare in carcere e agli arresti domiciliari, nei confronti di: Salvatore Truglio, 68 anni, nato a Napoli; Raffaele Truglio, 63 anni, nato a Napoli; Gennaro Cosentino,59 anni, nato a Napoli; Cosimo Magliozzi, 54 anni, nato a Minturno (Latina); Rocco Zambrano, 42 anni, nato a Sarno (Salerno), ristretti nelle case circondariali di Poggioreale e Fuorni; Antonio Russo, 62 anni,  nato a Padula (Salerno); Carmine Truglio, 45, nato a Napoli; Gennaro Truglio, 59, nato a Napoli; Vittorio Velotto, 47, nato a Napoli; Massimiliano Truglio, 44, nato a Napoli, sottoposti al regime restrittivo degli arresti domiciliari.

Sono tutti ritenuti dal gip di Santa Maria Capua Vetere responsabili del reato di associazione per delinquere finalizzata alle commissione di rapine a mezzi industriali con armi e sequestro di persona ai danni del trasportatore. Le indagini traevano origine dal compimento, nell’area di Marcianise, da una serie di rapine ad autoarticolati trasportanti tabacchi del Monopolio di Stato, tutti per valori superiori a 2 milioni di euro ciascuno.

Gli investigatori hanno dimostrato l’esistenza di un gruppo dedito alla commissione di rapine ad autoarticolati carichi di tabacchi del Monopolio dello Stato. La perpetrazione di tali condotte illecite per la tipologia del veicolo da rapinare, di grandi dimensioni e dotato di satellitare, imponeva una organizzazione di mezzi e uomini particolarmente complessa.

Si acclarava che il sodalizio operava in modo professionale, dimostrando elevata capacità delinquenziale, seguendo un “modus operandi” che è stato ricostruito in modo minuzioso a seguito dell’incrocio dei dati tecnici (tabulati, intercettazioni ambientali, telefoniche e videoriprese) di quelli dichiarativi (forniti dalle vittime).

Le indagini svolte consentivano di individuare, in due garage nella disponibilità di Salvatore e Raffaele Truglio, le basi logistiche, da cui partivano gli autoarticolati condotti dai rapinatori. I sodali lasciavano le loro autovetture presso questi garage e le riprendevano al termine delle rapine. Anche la refurtiva veniva portata presso questi garage dove si procedeva ad occultarla in attesa di essere venduta al dettaglio.

Le rapine perpetrate dal gruppo criminale venivano eseguite fondamentalmente attraverso il metodo ben preciso. Gli autoarticolati condotti dai rapinatori si posizionavano nei pressi del sottopasso dell’uscita di Caserta sud, direzione “Centro Commerciale Campania”, dove normalmente transitano questi veicoli che effettuano i trasporti delle sigarette. Alla loro vista i rapinatori a bordo di autoarticolati, seguivano il mezzo in modo da bloccargli la strada. In modo repentino due o tre di loro armati di pistola assalivano il conducente, lo legavano con fascette da elettricista e si ponevano alla guida del camion che veniva condotto in un luogo isolato.

Nel contempo venivano utilizzati i ‘jammer’ per bloccare il segnale del satellitare. Il camion con l’autista veniva portato in un deposito già individuato mediante precedenti sopralluoghi, dove si effettuava il trasbordo della refurtiva sugli autoarticolati a disposizione del gruppo criminale.

Al fine di eludere possibili intercettazioni e controlli, ogni membro dell’associazione al momento delle rapine avevano in uso utenze mobili “dedicate”, lasciando quelle a loro intestate all’interno delle autovetture.

Nel mese di ottobre 2015, durante la fase delle indagini, veniva perpetrata un’ulteriore rapina a danno di altro autotrasportatore di nazionalità spagnola che trasportava tabacchi lavorati di ugual valore, perpetrata sempre con uso delle armi. Per questo episodio, grazie al monitoraggio costante delle utenze e di alcune autovetture nella disponibilità dei rapinatori, il personale della squadra di polizia giudiziaria del compartimento Polstrada di Napoli riusciva ad impedire la buona riuscita della rapina e a recuperare l’intero carico, sottoponendo a sequestro anche dei ‘jammer’ utilizzati dal gruppo criminale.

Nel novembre del 2015, con l’approssimarsi delle festività natalizie, il gruppo di rapinatori si appropriò indebitamente di un veicolo industriale carico di frutta secca per poi rivendere il carico al “mercato nero”. Anche in questa occasione l’intero carico fu recuperato dalla Polizia stradale.

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