Carinaro, Lsu da due mesi senza stipendio: l’allarme di “Uniti per Cambiare”

di Antonio Taglialatela

Carinaro – Il gruppo di opposizione “Uniti per Cambiare” manifesta apprensione per i lavoratori socialmente utili di Carinaro che ormai da due mesi sono senza stipendio.

“Tali lavoratori – spiegano i consiglieri Giuseppe Barbato, Assunta Madonia, Alfonso Turco e Massimo Emiliano Petrarca – vengono utilizzati da oltre vent’anni come dipendenti pubblici dagli stessi enti locali. Nonostante ciò figurano ancora come lavoratori con ‘sostegno a reddito’ e senza alcun onere contributivo ai fini pensionistici. La Regione Campania ha preso l’impegno di sostenere tali progetti attraverso un anticipo del mese di Gennaio versando nelle casse dell’Inps la somma di 2 milioni di euro, in attesa che il Governo trovasse i fondi necessari al prosieguo dei progetti. Gli anni precedenti è stato fondamentale il ‘Decreto Mille proroghe’ per inserire e coprire con fondi nazionali il prosieguo di tali progetti. Quest’anno nel decreto Mille proroghe tali lavoratori non sono stati considerati e a seguito della proroga di un mese da parte della Regione Campania, dal 1 febbraio, 4300 Lsu rischiano di restare senza lavoro o meglio ancora senza “sostegno al reddito”.

Nonostante l’accordo siglato tra la Regione Campania e il Ministero del Welfare a metà gennaio, che ha visto lo stanziamento dei fondi per l’erogazione del sussidio durante il 2017, i lavoratori ancora hanno ricevuto l’assegno sociale.

E’ delle ultime ore, tuttavia, la notizia, confermata dal ministro Poletti, che le convenzioni siglate con le Regioni sono diventate operative. Si tratta di 40 milioni 762 mila 885 euro di risorse, a carico del Fondo sociale per occupazione e formazione, “per assicurare la copertura degli assegni ai lavoratori socialmente utili e l’attuazione, a loro favore, di misure di politica attiva del lavoro nell’annualità 2017”. Pertanto, si attende il versamento degli stipendi che rappresentano l’unica fonte di reddito per gran parte delle migliaia di Lsu operanti in Campania e altre regioni italiane.

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