Napoli, banda delle carte di credito: coinvolti dipendenti comunali e postini

di Redazione

Con l’aiuto di due dipendenti delle Poste e di due dipendenti del Comune di Napoli, clonavano carte di credito con le quali acquistavano costosi smartphone di ultima generazione. La banda, composta da 14 persone, ha fatto acquisti per circa 300mila euro, in tre regioni: Campania, Lazio ed Emilia Romagna.

L’organizzazione criminale è stata sgominata oggi dai  carabinieri di Napoli che hanno eseguito misure cautelari tra Campania e Lazio. Quattro sono finiti in carcere, 6 ai domiciliari. I dipendenti sono stati invece sospesi.

I passaggi chiave della vicenda sono stati documentati dai carabinieri della compagnia di Napoli Centro attraverso dei video. Le carte di credito venivano trafugate nei centri di smistamento postale del capoluogo campano con la complicità dei dipendenti delle Posta, durante il tragitto per la spedizione a casa dei titolari, e poi clonate.

Per gli acquisti venivano poi abbinate a documenti falsi prodotti con i dati sensibili forniti dai due dipendenti dell’anagrafe del Comune di Napoli, che è estraneo alla vicenda.

Assicurati alla giustizia i due capi del gruppo, gli unici ad avere contatti con i “referenti” alle Poste e al Comune, e con l’hacker che clonava le carte e contraffaceva o falsificava documenti. Sette persone andavano a fare gli acquisti e il ricettatore, che piazzava sul mercato gli smartphone a prezzi quasi uguali a quelli di mercato, facendo intravedere “l’affare” agli acquirenti.

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