Poliziotto spara moglie e figlie: “Venite a casa mia, ho ucciso tutti”

di Stefania Arpaia

Genova – Omicidio-suicidio a Genova dove un uomo ha ucciso moglie e figlie, poi si è tolto la vita.

La tragedia si è consumata nell’abitazione della famiglia, mercoledì mattina, poco prima delle 7, a Corigliano. L’uomo, Mauro Agrosì, 50 anni, poliziotto di professione, ha impugnato la pistola d’ordinanza e ha aperto il fuoco sulla moglie e le due figlie di 10 e 14 anni. 

Poi la telefonata ai colleghi: “Venite a casa mia, vi lascio la porta aperta, ho ucciso tutti”. Al loro arrivo le forze dell’ordine hanno trovato anche l’uomo privo di vita. Pare che l’agente abbia usato un cuscino per ottenere l’effetto silenziatore infatti nessuno dei vicini di casa avrebbe udito nulla. 

“Non vi voglio lasciare senza padre e senza marito. Per questo vi porto con me”, avrebbe scritto in una lettera Mauro. A causare il folle gesto sarebbero stati i debiti di gioco del 50enne. Secondo una prima ricostruzione, l’uomo era un giocatore compulsivo di lotterie istantanee. In corso indagini anche sulla vita privata della coppia. Convocati familiari, amici e colleghi per degli interrogatori. Pare che l’ammontare dei debiti non fosse tale da giustificare la strage della famiglia.

Agrosì lavorava nel sesto reparto mobile di Bolzaneto come tecnico dei computer perché da anni aveva scelto, partecipando e superando un concorso, di non rivestire più ruoli operativi. 

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