Fabrizio Corona, Silvia Provvedi: “Credo nella sua innocenza”

di Emma Zampella

E’ tornata a parlare di Fabrizio Corona e della sua condizione di bipolarismo Silvia Provvedi che, da un mese, cerca in ogni modo e con ogni mezzo di salvare il fidanzato dalla vita in carcere.

La cantante, che ha cominciato la scorsa estate una relazione seria con l’ex re dei paparazzi, ha raccontato ancora della vita con il compagno, ora rinchiuso in carcere, e nella trasmissione di Paola Perego ha chiarito molte questioni scritte diffuse dai media. Innanzitutto, Silvia ha precisato di non esser stata sfrattata dalla casa di Corona e precisando che l’appartamento extraussuoso del fidanzato è stato posto sotto sequestro, ha asserito di abitare in tale dimora.

“Io dormivo pacificamente, dei giornalisti mi hanno svegliato dicendomi che la casa era sotto sequestro – spiega Silvia Provvedi – Comunque non è cambiato nulla, sono ancora lì, presumo sia in sequestro per via cautelativa, posso stare lì. Non mi hanno sfrattato. Lui è molto forte, reagisce a tutto in modo coraggioso. Sicuramente ha avuto una bella batosta, ma ha affrontato tutto con molta lucidità”.

Nel corso dell’intervista la fidanzata di Fabrizio dà la sua interpretazione dei fatti e racconta di essere rimasta vicina al fidanzato. “Sapevo – continua – che i miei messaggi di amore sui social gli sarebbero arrivati, era l’unico modo nei primi giorni di carcerazione. Ora lo posso vedere. Il nostro rapporto non è mai stato improntato sulla normalità, abbiamo 20 anni di differenza… Io me ne frego dei giudizi degli altri, stargli accanto è l’unica cosa che voglio fare, vado a letto con la coscienza a posto. Cerco di portare positività a lui tutte le volte che lo vedo, ovviamente anch’io ho degli alti e bassi, ma cerco di non mostrarglieli quando lo vedo, anche se ora mi sentirà e lo capirà. Ha tanta paura mista a confusione. Io lo conosco bene, so che non è un delinquente, credo nella sua innocenza e continuerò a dirlo perché so che si arriverà alla verità. Credo nella magistratura, sono fiduciosa che tutto si risolverà al meglio. Bisogna avere le palle e assumersi le proprie responsabilità”.

Silvia è poi tornata sul bipolarismo di cui, a detta anche della madre di Fabrizio, lui sarebbe affetto e ha aggiunto:”Lui si è dimostrato una persona migliore nel periodo di terapia in libertà vigilata e in comunità, non in carcere. Lui ha bisogno di psicologi e di amore, non di una struttura come la galera che non riabilita ma punisce. Secondo me una persona cattiva è altro, Fabrizio ha un lato instabile e poco equilibrato che va gestito e curato nelle strutture adeguate, nei limiti del suo problema che è un bipolarismo. Fondamentalmente è una persona che ha molto il valore del soldo, lavora tantissimo. Probabilmente gli attacchi di panico sono legati allo stress perché si è già fatto due anni di galera e non è facile risistemare la propria vita dopo due anni di galera in un modo equilibrato”.

“Quello che si presuppone abbia commesso – conclude – è un reato fiscale, non c’è nessuna cattiveria e pericolosità sociale dietro. Dato che si tratta di una presunta evasione fiscale, e lui comunque presto pagherà quello che c’è da pagare, ma non entro nei dettagli, il percorso che stava facendo da Don Mazzi stava raggiungendo degli obiettivi. Forse a lui sono state date troppe libertà e ha gestito male il tutto. Ha una vita che vuole cambiare e voleva cambiare, ma si è fidato di persone di cui non si doveva fidare, è stato affossato. Io sono fiduciosa, ma non nego il fatto che ho tanta paura e spero di rivederlo il prima possibile a casa. I suoi soldi sono frutto di lavoro lecito, ci tengo a dirlo prima di qualsiasi cosa. Lui è pienamente consapevole che non sarà una passeggiata, ma si può risolvere tutto”.

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