Detenuto si impicca in carcere. “Situazione allarmante”

di Stefania Arpaia

Lucca – Un uomo si è tolto la vita nel carcere di Lucca, dove è stato trovato impiccato giovedì sera.

Si tratta di un detenuto tunisino di 28 anni che si è tolto la vita nel penitenziario di San Giorgio. L’allarme è stato lanciato dagli agenti che hanno visto il cadavere e sono intervenuti subito. Inutile l’intervento del 118, i sanitari hanno potuto solo constatare il decesso dell’uomo.

“E’ stato fatto di tutto per salvarlo, purtroppo senza riuscirvi – ha dichiarato Donato Capece, segretario generale del Sappe,  Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria – La morte per suicidio di un detenuto in carcere è sempre una sconfitta per lo Stato. Negli ultimi 20 anni le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria hanno sventato, nelle carceri del Paese, più di 18mila tentati suicidi ed impedito che quasi 133mila atti di autolesionismo potessero avere nefaste conseguenze. Il dato oggettivo è che la situazione nelle carceri resta allarmante. Altro che emergenza superata”.

A sottolineare la criticità in cui versano molti carceri toscani, mercoledì notte un altro suicidio per impiccamento di un detenuto a Grosseto. 

La Commissione sanità del consiglio toscano ha deciso di effettuare alcune visite ai penitenziari della Toscana, la cui situazione è stata giudicata particolarmente critica. Nel mirino i penitenziari di Porto Azzurro, all’Isola d’Elba, e di Colle Reciso a Capoliveri. Presente anche Gianni Anselmi, presidente della commissione sviluppo economico del Consiglio regionale.

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