Aversa, Giunta in stallo. Santulli: “Contrattazioni di bassa lega”

di Nicola Rosselli

Aversa – Mercoledì prossimo, tra due giorni, il sindaco Enrico De Cristofaro, eletto il 19 giugno scorso, potrebbe finalmente convocare una conferenza stampa nel corso della quale o rendere nota la composizione del nuovo esecutivo o spiegare, finalmente in pubblico, le motivazioni che sino ad oggi, a quasi un mese dalla nomina, la decisione non sia ancora stata assunta.

De Cristofaro, infatti, si era dato il termine del fine settimana appena trascorso per cercare di riuscire a disinnescare i veti incrociati che venivano dai rappresentanti delle cinque liste civiche di centrodestra che lo hanno supportato portando anche consiglieri comunali nell’Assise cittadina.

In verità, ad avanzare richiesta sarebbero anche i rappresentai delle tre liste civiche che non sono riuscite a far eleggere propri candidati.

All’interno della coalizione, che, di fatto, non si è mai riunita in maniera collegiale se non all’indomani della vittoria dello scorso 19 giugno, il nervosismo comincia a serpeggiare e scende di alterchi tra i componenti sembrano essere, oramai, diventate all’ordine del giorno, anche se tenute riservate.

Sulla delicata situazione aversana, trasformatasi in un pantano dal quale il primo cittadino non riesce a venire fuori, ostacolato e non aiutato dal ‘fuoco amico’, è intervenuto l’ex parlamentare centrista Paolo Santulli, consigliere comunale riconfermato con il suo movimento Osservatorio Politico, eletto nella lista “Marco Villano Sindaco”.

“Già prima di queste elezioni – ha affermato l’imprenditore aversano – ho rappresentato le difficoltà di giungere ad una quadra, indipendentemente dalle coalizioni e dagli uomini. Avevo parlato di un’amministrazione che sarebbe durata sei mesi, ma spero di essermi sbagliato per il bene di Aversa. Partivo dall’esperienza dell’amministrazione Sagliocco, che non aveva problemi reali che dovessero portare allo scioglimento che pure c’è stato. Oggi si dimostra che quando viene a mancare la politica, i partiti con la loro organizzazione, la situazione diventa problematica e, rispetto alle esigenze del territorio, drammatica. Il tutto per situazioni che prescindono dalla politica ed hanno molto di personale. Un processo che non è presente solo ad Aversa ed è frutto della trasformazione sociale in atto”.

Santulli passa, poi, al contingente aversano e conclude: “Sul piano personale credo che se si fanno le cose per bene, trasparenti per il bene della città deve esserci una spinta collettiva al di là dei ruoli ad andare avanti e questo non significa trasformismo né che io voglia passare dall’altra parte. Ma la realtà è ben diversa. Siamo di fronte ad un film già visto con contrattazioni di bassa lega. Mi auguro di sbagliarmi, ma, purtroppo, credo che la situazione sia questa. Esorterei il sindaco a decidere non facendosi condizionare, ad andare avanti senza ascoltare le richieste che gli vengono da ogni parte. Poi la città saprà giudicare se avrà agito a fin di bene o meno e a premiarlo o a castigarlo”.

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