Torino, appalti truccati all’Asl: otto arresti

di Redazione

Torino – La Guardia di Finanza di Torino ha eseguito otto ordinanza di custodia cautelare, emesse dal giudice per le indagini preliminari, per il reato di turbata libertà degli incanti. Gli indagati sono un dirigente e un funzionario in servizio all’Asl Torino1 all’epoca dei fatti, il presidente del consiglio di amministrazione di una società per azioni, il responsabile dell’Area servizi informatici della stessa spa, due soci, di cui uno amministratore unico di un’azienda di servizi informatici, un dipendente di quest’ultima, nonché un collaboratore esterno a tale azienda.

L’indagine, svolta dai militari del Nucleo polizia tributaria di Torino e coordinata dalla Procura del capoluogo piemontese, trae origine da una precedente attività investigativa che ha permesso, nello scorso mese di settembre 2015, di portare all’arresto di cinque persone, alcune delle quali risultano coinvolte, a vario titolo, nel nuovo filone d’inchiesta.

La società di servizi informatici, infatti, secondo l’ipotesi accusatoria, avrebbe turbato la gara per l’affidamento del servizio di manutenzione, assistenza tecnica e noleggio di tecnologie informatiche delle aziende A.O. Ordine Mauriziano di Torino, Asl To1 di Torino e Asl To3 di Collegno/Pinerolo, per un importo complessivo di 12 milioni e 720.612,96 euro con collusioni e con mezzi fraudolenti consistiti nel fornire ai due predetti dipendenti dell’Asl To1, già nel mese di ottobre 2014, gli estratti delle bozze di capitolato tecnico e del bando di gara, in anticipo rispetto alla sua data di pubblicazione, avvenuta nel dicembre 2014, con modifiche tali, apportate al capitolato stesso, da rendere sicura l’aggiudicazione illecita della gara.

Poiché l’azienda di servizi informatici collaborava già da tempo con l’Asl To1, al fine di evitare che risultasse palese l’aggiudicazione della gara alla predetta impresa, sarebbe stata coinvolta una nuova società, la quale avrebbe predisposto la documentazione inerente la partecipazione in Associazione Temporanea di Impresa in modo fraudolento, attestando, contrariamente al vero, che la quota di lavori affidata, in sub-appalto, all’azienda di servizi informatici fosse inferiore al 30%, limite stabilito in materia dalla normativa sugli appalti pubblici.

Alla luce degli elementi di indagine raccolti, su richiesta del pm, il gip del Tribunale di Torino ha emesso una ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti delle predette otto persone.

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