Salah Abdeslam estradato in carcere francese. Mary: “E’ un imbecille”

di Stefania Arpaia

Parigi – E’ stato estradato Salah Abdeslam, fino a poco tempo fa il ricercato numero uno delle stragi di Parigi e di Bruxelles.

Il terrorista è stato portato dal Belgio in un carcere francese. La notizia è stata diffusa in un comunicato del procuratore della Repubblica di Parigi, François Molins, in cui si legge: “È arrivato alle 9.05 sul territorio nazionale. Nel corso della giornata comparirà davanti ai magistrati istruttori”.

Abdeslam è stato trasferito in Francia in elicottero, scortato degli uomini del GIGN, il reparto di élite della gendarmeria francese. Il suo arrivo a Parigi era previsto tra qualche settimana, l’estradizione anticipata è stata organizzata nella massima discrezione.

“Abdeslam è un piccolo imbecille di Molenbeek venuto dalla piccola criminalità, qualcuno abituato a seguire più che a guidare – ha detto il suo legale, Sven Mary, in un’intervista al giornale Libération – Ha l’intelligenza di un portacenere vuoto, è di una vacuità abissale”.

“È l’esempio perfetto dalla generazione Grand Theft Auto che crede di vivere in un videogioco – ha spiegato – Lui e i suoi compagni sono riusciti a rendere antipatica una intera religione. Gli ho chiesto se aveva letto il Corano, cosa che io ho fatto, e mi ha risposto che aveva letto la sua interpretazione su Internet. Per delle menti semplici è perfetto, il web, è il massimo che possano comprendere”.

E ancora: “Ho parlato ad Abdeslam sette o otto volte, ogni volta per due ore e trenta. La sola spiegazione che vedo è la propaganda su Internet che dà l’impressione che i musulmani sono vittime di ingiustizie. Penso che Salah sia di un’importanza capitale per questa inchiesta. Direi che vale oro. Collabora. Comunica. Non ricorre al suo diritto al silenzio. Penso che converrebbe lasciare tempo al tempo, perché gli investigatori possano parlare con lui”.

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