Priario, morti sospette e somministrazione di Valium: altri 10 indagati

di Stefania Arpaia

Bergamo – Altre dieci persone sono indagate per le morti sospette avvenute all’ospedale Locatelli di Piario, nel bergamasco. Si tratta di medici e infermieri del reparto di Medicina, accusati di concorso colposo in omicidio preterintenzionale.

I nuovi indagati si aggiungono all’infermiera Anna Rinelli, accusata dall’inizio dell’indagine, partita nel 2015, di omicidio preterintenzionale per aver somministrato dosi non prescritte di Valium ai pazienti, causandone la morte, tra il 2014 e il 2015.

Per accertare che il decesso sia stato provocato dal potente tranquillante, la Procura di Bergamo ha disposto la riesumazione delle salme di 6 pazienti di tutte le età e con le più disparate patologie. In totale sono 89 le cartelle cliniche sequestrate ed esaminate.

“Di essere indagata l’ho saputo dai giornali”, dichiarò l’infermiera 43enne, assistita dagli avvocati Veruska Moioli e Michele Cesari. La donna è stata rimossa dall’incarico lo scorso novembre, dai vertici della struttura ospedaliera, subito dopo la denuncia di almeno tre casi di morti sospette e trasferita al Poliambulatorio dell’ospedale di Lovere, dove però non si è mai presentata: l’infermiera è infatti in malattia da quando le è stata comunicata la sospensione.

Sale dunque a 11 il numero delle persone indagate nell’inchiesta del pm Carmen Pugliese. I nuovi indagati sono accusati di non aver impedito comportamenti dei quali erano, si presume, a conoscenza, vale a dire il fatto che l’infermiera somministrasse i tranquillanti ai pazienti.

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