Pd Carinaro, caos tesseramento: il gruppo Dell’Aprovitola minaccia autosospensione

di Redazione

Carinaro – Alta tensione nella sezione del Pd di Carinaro. Nella giornata di sabato 26 febbraio si doveva svolgere il tesseramento per l’anno 2015 riservato ai simpatizzanti della corrente democratica carinarese. Dopo le polemiche degli anni scorsi, generatesi, in particolare, per lo scontro tra i componenti vicini all’attuale amministrazione Dell’Aprovitola e a quelli legati alla precedente guidata da Mario Masi, stavolta si è andati oltre, con “blitz” della sezione da parte di un gruppo di simpatizzanti della precedente gestione che aveva come segretario Biagio Masi, fratello dell’ex sindaco. Ciò ha provocato l’esaurimento, nel giro di mezz’ora, delle poche tessere inviate dalla segreteria nazionale, lasciando fuori il gruppo legato al sindaco Dell’Aprovitola.

“Da questa situazione – spiegano dalla maggioranza – emerge che, paradossalmente, si ritrovino ad essere tesserati tutte persone che fino a qualche anno fa non erano iscritti, tra cui l’attuale capo dell’opposizione (Giuseppe Barbato) che alle elezioni provinciali del 2010 era candidato con una lista di centrodestra e che, a seguito di questo, l’allora sindaco Pd (Mario Masi, ndr.) fu costretto a ritirare la delega, mentre la gran parte degli ex iscritti del circolo cittadino (ex dirigenti locali, provinciali, ex segretari e quasi tutta l’amministrazione cittadina) non potranno rinnovare la tessera”.

Poi dalla maggioranza raccontano: “Con sommo stupore abbiamo verificato che l’esterno della sezione risultava presidiata fin dalle ore 15 (a fronte dell’inizio dell’operazioni stabilito per le ore 16.30 e fino alle 18.30), dalle truppe guidate dall’ex segretario dimissionario Biagio Masi, tra le quali truppe spiccavano diversi indigenti che puntualmente usufruiscono di assistenza sociale e economica dall’Ente comunale”.

Questa parte del Pd, nello stigmatizzare tale modo anomalo di fare politica, si rivolge agli organi in indirizzo, affinché al più presto possa essere ripristinato il naturale svolgimento della democrazia all’interno del locale Pd. Diversamente, il sindaco, il gruppo consiliare di maggioranza del Pd, il gruppo di coordinamento del circolo locale Pd e tutti gli iscritti vicini all’amministrazione che non hanno avuto la possibilità di rinnovare la tessera, si autosospenderanno dal partito”.

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