Casapesenna, la maggioranza: “Contro De Rosa accuse inesistenti”

di Redazione

Casapesenna –  La maggioranza consiliare di Casapesenna, riunitasi venerdì pomeriggio, si è confrontata sui recenti avvenimenti e ha stilato un comunicato che pubblichiamo a seguire.

“Siamo stupiti dal clamore mediatico che si è scatenato in queste ultime settimane, un clamore che non ha come base di partenza nessuna notizia eclatante, o meglio nessuna notizia in assoluto. Non siamo intervenuti finora con dichiarazioni perché non c’è nulla da dichiarare, in quanto il sindaco, Marcello De Rosa, non è né persona informata dei fatti, né tanto meno destinatario di informazione di garanzia. Allora di cosa parliamo? Riteniamo che in uno stato di diritto non si possano fare processi mediatici o popolari sostituendosi alla magistratura.

Un dato solo è certo: il lavoro amministrativo che da quasi due anni stiamo portando avanti in maniera trasparente, è sotto la lente di ingrandimento della Prefettura e delle Procure. Sia perché sin dal nostro insediamento sono state tentante azioni denigratorie attraverso lettere anonime e non, attraverso esposti che denunciavano presunte illegalità negli atti, il tutto senza successo.

Abbiamo sempre operato nel pieno rispetto dei principi di legalità e trasparenza. I riscontri ci hanno dato ragione. In secondo luogo, che piaccia o meno, il sindaco ed i suoi familiari vivono sotto scorta, e riteniamo semplicistico spiegare che quando viene applicato un provvedimento di questo tipo siano stati vagliati al microscopio tutti i fatti inerenti la sfera professionale e personale. Il sindaco auspica che venga quanto prima revocato il provvedimento relativo alla scorta perché ciò significherà un ulteriore passo avanti nel percorso della legalità.

Ecco perché riteniamo assurdo, in un Paese che vanta di essere una ‘democrazia compiuta’, doversi “difendere” da accuse inesistenti. Kafka avrebbe scritto un nuovo capitolo. Noi riteniamo che la migliore risposta che si possa dare non sta in pretestuose arringhe ma nel lavoro che in questi venti mesi abbiamo portato avanti. L’ordine di demolizione della casa paterna di Michele Zagaria, la restituzione ai cittadini, sottoforma di centri di aggregazione, dei beni confiscati, la promozione di eventi che mai prima la nostra comunità ha visto nascere, il perfetto funzionamento delle strutture pubbliche. Crediamo che queste siano le evidenze sulle quali discutere. 

Per quanto riguarda le dimissioni dell’opposizione riteniamo che sia stato un ennesimo schiaffo al proprio elettorato, il mandato per sedere sugli scranni consiliari è stato conferito da chi ha dato loro il voto. Non possiamo dire che per l’Amministrazione sia stata una grave perdita perché il ruolo della minoranza non è quello di esprimere sempre e solo voto sfavorevole e portare avanti attacchi personali, il più delle volte scegliendo la comunicazione mediatica e non il confronto dialettico all’interno dell’assise.

Auspichiamo che con i nuovi consiglieri si instauri un rapporto di collaborazione e di confronto per discutere su temi politici ed amministrativi”.

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