Usura nel Casertano: arrestati due napoletani. Sequestrati beni per 5 milioni

di Redazione

I carabinieri della stazione di Macerata Campania, nel casertano, hanno tratto in arresto Mattia Cantone, 50 anni, di Pomigliano D’Arco, e Vincenzo D’Onofrio, 48 anni, di Acerra, gravemente indiziati, in concorso, di usura continuata aggravata e, Cantone, anche di tentata estorsione.

Le indagini, condotte dagli uomini del maresciallo Baldassarre Nero, su delega della Procura di Santa Maria Capua Vetere, sono iniziate nel giugno del 2014, inseguito alla denuncia di un imprenditore del posto, vittima degli usurai.

L’attività investigativa ha consentito di far emergere un vasto giro, attivo almeno dal 2011, di prestiti di carattere usurario gestito dagli indagati, anche con la complicità di altri soggetti, in corso di identificazione, in danno a commercianti e imprenditori del casertano.

I tassi di interesse arrivavano fino al 15% su base mensile. Le intercettazioni hanno restituito un quadro desolante delle vittime, ridotte in situazione di estrema frustrazione psicologica e costrette, in alcuni casi, a cedere beni mobili in favore degli indagati per estinguere i debiti contratti.

La Procura ha anche disposto il sequestro preventivo di decine di appartamenti, terreni, locali commerciali, auto di lusso e conti correnti per un valore che supera i 5 milioni di euro.

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