Isis, kosovaro espulso da Udine

di Redazione

Un 31enne kosovaro di 31 anni, Mevait Kokora, in Italia dal 2001 con un regolare permesso per lungo soggiornanti, è stato espulso per 10 anni da Udine per motivi di ordine e sicurezza pubblica. Anche se in Italia da molti anni, il 31enne non si era inserito nel tessuto sociale di riferimento e aveva abbracciato l’ideologia jihadista, intessendo rapporti con persone attestate sulle medesime posizioni radicali.

Secondo quanto accertato, Kokora avrebbe negli anni aumentato le proprie convinzioni integraliste, influenzato da guide spirituali fondamentaliste balcaniche.

L’uomo avrebbe anche partecipato a un campo di addestramento in Turchia, propedeutico a una successiva partenza per andare a combattere in Siria. In Italia avrebbe condotto azioni di proselitismo per reclutare combattenti, anche nelle moschee friulane. Rintracciato durante un controllo nei pressi di un luogo di culto islamico di Udine, è stato accompagnato a Venezia da dove è stato imbarcato su un volo per il Kosovo.

Ieri una coppia di coniugi albanesi, residenti in provincia di Perugia, è stata espulsa dal territorio nazionale in esecuzione di un provvedimento di prevenzione in materia di terrorismo disposto dal ministro dell’Interno. Dalle indagini della Digos è infatti emerso che i due inneggiavano alla jihad e cercavano di fare proselitismo. I due sono stati rintracciati nella loro abitazione e quindi condotti alla frontiera dopo la convalida del provvedimento disposta dal giudice di pace. Entrambi erano da tempo monitorati dal personale della questura del capoluogo umbro.

Il sottosegretario all’Interno Gianpiero Bocci ha espresso “apprezzamento e soddisfazione” per il lavoro della Digos.  “Sono 45 i soggetti ritenuti pericolosi per la sicurezza nazionale espulsi da dicembre ad oggi”, scrive dal canto suo il ministro dell’Interno Angelino Alfano. “Continua l’azione prevenzione al terrorismo”, ha affermato il titolare del Viminale.

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