Whirlpool, firmato accordo sindacati-governo. Renzi: “Missione compiuta”

di Redazione

Roma – Firmato a Palazzo Chigi l’accordo tra Whirlpool, sindacati e governo sul piano industriale del gruppo in Italia. Il primo ad apporre la sua firma è stato il premier Matteo Renzi (“Missione compiuta” ha poi commentato su Twitter), seguito dai rappresentanti delle Regioni coinvolte, quelli sindacali e i vertici dell’azienda.

A sottoscrivere l’accordo, tra gli altri, il governatore della Lombardia, Roberto Maroni, e quello della Regione Campania, Vincenzo De Luca. “Il Governo ha fatto la sua parte e non si può dire il contrario, infatti siamo qui a firmare l’accordo. – ha commentato il leader della Fiom, Maurizio Landini – Non si può però nemmeno non riconoscere la lotta unitaria di tutti i lavoratori, al Nord come al Sud. Una tenuta unitaria dimostra che la democrazia è uno strumento che rafforza l’unità dei lavoratori e del sindacato”.

Soddisfatto il ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, che ha commentato: “E’ un accordo molto importante, devo dare atto alle parti, in primis ai lavoratori che anche nei passaggi più delicati di questa trattativa, che sono stati tanti, hanno mantenuto i nervi saldi e sono rimasti attaccati al tavolo negoziale, ai sindacati ma devo dire anche all’azienda, che rispetto all’impostazione iniziale ha integrato e migliorato il piano proprio in quei punti che io avevo dichiarato non accettabili. L’azienda ha dimostrato grande attenzione, grande sensibilità per quello che il Governo chiedeva e ha corretto e migliorato il piano, senza pregiudicare gli aspetti positivi, che erano gli investimenti che anzi sono aumentati rispetto all’impostazione iniziale”.

“E’ un accordo molto importante – ha aggiunto Guidi – perché prima di tutto abbiamo un piano industriale che è stato modificato nelle parti che fin dall’inizio era risultate più difficili da assorbire, in particolare rispetto all’impatto occupazionale. Non ci sono più esuberi strutturali, ogni stabilimento ha una sua missione industriale e dunque un percorso di crescita nei prossimi quattro anni”.

In particolare, vengono confermati e rafforzati gli investimenti, 513 milioni di euro che l’azienda impegnerà in Italia. “Questo rende l’Italia centrale nelle strategie Enea, riportando qui produzioni che oggi erano allocate all’estero e facendo più del 70 percento della ricerca e dello sviluppo in Italia”, ha sottolineato il ministro.

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