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Piero Chiambretti: “C’è chi dice no alle mie interviste”

C’è chi dice no alle sue interviste. E Piero Chiambretti lo confessa sulle pagine dell’ultimo numero in edicola di “Tv, Sorrisi e Canzoni”. Si perché, al Grand hotel messo in piedi dal conduttore su Canale 5, c’è qualcuno che non ha il piacere di andare. Uno tra tutti è stato Fedez, che nonostante avesse già confermato la sua presenza si è tirato indietro all’ultimo. A qualche giorno di distanza, Chiambretti motiva perché c’è qualcuno che si rifiuta di sottoporsi alle sue interviste. In quella che lui stesso ha rilasciato al settimanale, si mostra quanto sia fondamentale il potere della chiacchierata a due in un salotto televisivo. “ Nella mia carriera ho fatto 22 programmi diversi, sono sufficienti per attestarsi su un format che, finché avrà il mio nome come brand, si basa sulle interviste. Bisogna guardarsi intorno: c’è la contemporaneità di alcuni fatti di attualità oppure si punta su delle figure intorno alle quali si tenta di costruire qualcosa secondo la mia visione strampalata e schizofrenica della tv”.
E poi ancora: “ Un’esperienza ventennale di programmi televisivi che mi porta a scrivere quello che mi piacerebbe vedere in tv. Vedo pochissimo la tv, la faccio per non guardarla. Seguo le news e lo sport, sono le due cose che mi danno ebbrezza”. Tornando ai suoi programmi, Chiambretti asserisce che “c’è un’etichetta che mi è stata appiccicata addosso dove la velocità di pensiero e di parola viene scambiata per attacchi ingiustificati e provocatori che mettono gli ospiti sul chi vive. Invece, lungi da me fare un tranello o uno scherzi-a-parte a chi viene come ospite”.
E chi accetta di essere intervistato nei suoi programmi, pare ne esca sicuramente da vincente: “Quelli che accettano, accettano di andare al buio in uno spettacolo che li vedrà protagonisti e, puntualmente, li vede uscire vincenti. Perché mi piace far vedere personaggi molto noti e molto popolari in una maniera diversa da come li vedi, oggi si è abituati ad andare nei programmi a ripetere la lezioncina”. Insomma, sedersi per qualche minuti nel salotto di Chiambretti sembra portar bene.
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