Il ricordo del giudice Federico Bisceglia

di Nicola Rosselli

Aversa – Una persona professionalmente preparata e pragmatica, legata al suo lavoro e alle tematiche ambientali in particolare. E’ stato questo il tratto comune delle dichiarazioni rilasciate dagli addetti ai lavori per commentare e ricordare il giudice Federico Bisceglia, in servizio presso la procura della repubblica del tribunale aversano di Napoli Nord, deceduto la notte scorso in un incidente stradale nei pressi di Castrovillari, in Calabria, dove si stava recando per raggiungere la famiglia.

Federico Bisceglia, 45 anni, già in servizio presso la procura napoletana, era passato con entusiasmo al tribunale di Aversa per vivere la nuova esperienza di Napoli Nord ed anche qui si era buttato a capofitto nelle indagini contro i reati ambientali anche se non gli mancavano casi importanti di cronaca nera come la morte ancora misteriosa della piccola Fortuna Loffredo, la bambina di sei anni morta al Parco Verde di Caivano a causa di una caduta da una finestra della sua abitazione, caduta quasi certamente non accidentale. Proprio questo era uno di quei fascicoli che il giovane magistrato calabrese aveva ancora tenuto per sé nonostante fosse avesse fatto ritorno a Napoli, destinazione Procura Generale. Ed era proprio per curare queste indagini che ancora era presente anche presso il tribunale aversano nonostante il nuovo importante incarico.

Per il presidente della sezione di Napoli Nord dell’Associazione nazionale magistrati, Giuseppe Cioffi, Bisceglia “E’ stato un grande appassionato dell’ambiente e vero esperto di indagini antiabusivismo, inquinamento, ma soprattutto una bella persona”.

“Avevo già avuto modi di conoscerlo, a livello professionale, -ha dichiarato il vice presidente nazionale dell’Associazione Italiana Giovani Avvocati, Alfonso Quarto – quando era in servizio presso la procura di Napoli, ancora di più, ovviamente, ad Aversa. Un uomo che amava il proprio lavoro, un vero esperto, con l’aggiunta positiva di essere molto pragmatico sempre nel rispetto di ruoli, mirava ad una giustizia sostanziale e non solo formale. Una perdita anche per noi avvocati”.

Il magistrato aversano Nicola Graziano, in servizio presso la sezione fallimentare del tribunale di Napoli, lo ha ricordato sul proprio profilo Facebook postando una foto di un momento delle attività che lo sfortunato giudice prestava nelle scuole cittadine per parlare di legalità e ambiente.

L’avvocato Paolo Trofino, presidente della Camera Penale del Tribunale di Napoli Nord, ha dichiarato: “La classe forense è sgomenta per l’improvvisa e prematura scomparsa del dottor Bisceglia, magistrato integerrimo e capace. Tutti i penalisti sono vicini alla famiglia e piangono con loro la sua scomparsa, la mia conoscenza personale con Bisceglia mi ha, sin dall’inizio, rivelato un grande tratto umano, accanto alla stima, che ha sempre accompagnato la nostra esperienza professionale”. Sulla stessa scia le dichiarazioni dell’avvocato Carlo Maria Palmiero, presidente della Camera Civile del tribunale aversano che ha sottolineato la grande professionalità e le doti umane del magistrato “con il quale ho avuto modo di interloquire anche se non mi occupo di civile”.

A ricordarlo anche il sindaco di Aversa Giuseppe Sagliocco che ha evidenziato l’importante ruolo di Bisceglia nella lotta intrapresa contro i reati ambientali nell’Agro Aversano oltre a sottolineare come il magistrato calabrese avesse scelto con entusiasmo di essere tra i pionieri della nuova avventura del tribunale di Napoli Nord.

Quasi a sottolineare l’importanza dell’attività di Federico Bisceglia nel settore ambientale sono da registrare i commenti di esponenti dell’ambientalismo dell’agro aversano alla notizia della sua scomparsa.

Alessandro Gatto, già responsabile regionale per la Campania del Wwf si è dichiarato letteralmente distrutto dalla notizia, mentre per i componenti della sezione di Fare Ambiente di Casapesenna “la scomparsa di Bisceglia ha rappresentato una grande perdita per tutti noi”.

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