Palermo-Agrigento: crolla viadotto costruito da una settimana

di Stefania Arpaia

Palermo – E’ stata aperta un’inchiesta per crollo colposo, in seguito alla caduta del viadotto sulla Palermo-Agrigento. 

“Scorciavacche”, il nuovo tratto di un chilometro della strada statale 121 nell’ambito dei lavori di ammodernamento dell’itinerario Palermo-Lercara Friddi, di giovane età, inaugurato appena lo scorso 23 dicembre, è crollato dopo soli 10 giorni. Costato 13 milioni, non ha provocato feriti ma è caccia al colpevole. 

” Solo per una fortunata coincidenza non si è fatto male nessuno, ma questo non cambia di una virgola le colpe dei colpevoli. Ho chiesto ad Anas il nome del responsabile: è finito il tempo degli errori che non hanno mai un padre. Pagheranno tutto”, scrive su Facebook il premier Renzi

“Il crollo del viadotto sulla Palermo-Agrigento, è un fatto inaudito e inaccettabile. Ho immediatamente chiesto all’Anas – ha commentato Maurizio Lupi, ministro dei Trasporti- una relazione dettagliata sull’appalto, sui lavori e anche sulla commissione di collaudo. C’è chi l’ha costruito male, chi non ha controllato che i lavori fossero fatti a dovere e chi ha dato il via libera alla circolazione. Ora ogni negligenza e irresponsabilità in tutto questo non verrà assolutamente giustificata”.

Chiusa al traffico la statale 121  “Catanese”, nel tratto compreso tra il chilometro 226 e il chilometro 227, nei pressi di Mezzojuso, dove metà della carreggiata è sprofondata e la restante parte presenta una profonda e pericolosa spaccatura. Le auto vengono deviate sulla strada provinciale 55. 

L’Anas in una nota precisa che: “Il 30 dicembre il personale tecnico intervenuto sul posto, avendo accertato un avvallamento del piano stradale, decise di procedere in via cautelativa e preventiva alla chiusura della strada tra il km 226,040 e il km 227,040, in località Mezzojuso, in provincia di Palermo, ripristinando la deviazione sulla SP 55 bis”.

Pietro Ciucci, presidente dell’Anas ha aggiunto: “Nel pomeriggio del 30 dicembre, sulla base di quanto accertato dai tecnici della società e tenuto conto del possibile evolversi del movimento del corpo stradale che avrebbe potuto determinare il collasso del rilevato, ho immediatamente disposto la chiusura preventiva e cautelare della variante. Ciò ha evitato ogni eventuale rischio per gli utenti.”

Aperta un’inchiesta nei confronti della società costruttrice che controbatte: “Si è verificato un cedimento del corpo stradale in rilevato, per una tratta di circa 40-50 metri, che ha indotto il Contraente Generale a riportare il 29 dicembre scorso il traffico sulla SP 55, anch’essa attualmente strada di cantiere ed oggetto di lavori in corso di esecuzione.
Il cedimento della sovrastruttura stradale è riconducibile ad un cedimento del terreno di fondazione del corpo stradale con innesco di uno scivolamento verso valle di parte del rilevato, si tratta quindi di movimento di roto-traslazione. Nessuno dei sopracitati fenomeni, cedimento in fondazione e scivolamento verso valle, interessa le nuove opere costituite dai viadotti “Scorciavacche1” e “Scorciavacche2”. 

 

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