Succivo. Una pagina storica per Succivo. Domenica, 23 novembre, sarà inaugurata l’ala ovest del nuovo cimitero.
Ad annunciarlo è il sindaco Antonio Tinto: “Sono orgoglioso di consegnare alla città – afferma -, seppure parzialmente,un’opera attesa da tempo. Un’opera che, ispirata dalle precedenti amministrazioni e ritardata da contenziosi legali di nonfacile soluzione, ha visto l’inizio dei lavoridurante il mio mandato. Ringrazio la società costruttrice, nonché Giacomo Iovinelli, esponente storicodel consiglio comunale,che, con la sua memoria e la conoscenza dei fatti amministrativi pregressi – conclude Tinto -, ci ha guidatifino ad oggi”.
Il cerimoniale della giornata prevede, alle 11.30, la celebrazione della santa messa nel parcheggio antistante al complesso cimiteriale, officiata dal parroco Crescenzo Abbate e da Angelo Spinillo, vescovo di Aversa e vicepresidente della Conferenza episcopale italiana.
Poi, alle 12.30, avverrà il rito della benedizione, la scopertura di una lapide in marmo, il saluto delle autorità e il tradizionale taglio del nastro. Per Succivo, il consorzio di costruttori Italgeco di Roma, attraverso la società di progetto Service Succivo, ha realizzato ben 576 loculi, divisi in 456 urne a bandiera e 24 cappelle gentilizie, 225 ossari, 120 campi di inumazione, un edificio per i servizi cimiteriali, un parcheggio che può ospitare circa 70 auto e una strada di accesso per raggiungere con facilità l’area di ampliamento.
I corpi di fabbrica conclusi rientrano nel primo lutto funzionale di un intervento più ampio e articolato: le tavole, elaborate dalla società di ingegneria Progeca di Capodrise, contemplano, infatti, la realizzazione di oltre 2mila loculi, di un altro edificio per i servizi cimiteriali, di una piazza centrale per la celebrazione dei riti religiosi e di una zona parcheggio di 4mila e 500 metri quadrati.
L’opera, un investimento di 5,6 milioni di euro (4,2 milioni dei quali, di soli lavori), è stata finanziata con l’istituto del project financing, la formula di partenariato pubblico-privato più nota e diffusa in Italia, in virtù del quale il Comune di non dovrà sborsare un euro. Sarà il privato a dover reperire le risorse necessarie a completare la costruzione del cimitero e a gestirne l’ampliamento per il tempo necessario a recuperare il capitale investito, che rientrerà dalla vendita di loculi e cappelle. In una fase di forte contrazione della finanza locale, il ricorso al mercato, se il pubblico non rinuncia al ruolo di controllore attento, si sta rivelando lunica strada percorribile che i Comuni hanno per recuperare i gap infrastrutturali e per realizzare opere senza gravare sul bilancio.