Milano, madre cerebralmente morta tenuta in vita dalle macchine per salvare feto

di Stefania Arpaia

 Milano. E’ clinicamente morta la donna ricoverata all’ospedale San Raffaele di Milano, con in grembo il suo bambino.

Si tenta il tutto per tutto all’ospedale milanese per fare in modo che il bambino possa nascere. La donna, di 36 anni, fu trasportata d’urgenza alla struttura ospedaliera quando lo scorso martedì fu colpita da un’emorragia cerebrale fulminante. I medici l’hanno dichiarata morta dopo i risultati dell’encefalogrammo, completamente piatto, ma la famiglia ha insistito affinchè almeno il bimbo che porta in grembo venga salvato.

Il feto è di 23 settimane, pesa solo 500 grammi e ancora non è in grado di sopravvivere da solo. È necessario farlo crescere nel corpo della madre, diventato un’incubatrice, alimentato con una sondina che raggiunge l’intestino, e la ventilazione polmonare che fa arrivare ossigeno al sangue.

Un caso su pochi quello tenuto in cura dall’equipe di rianimatori, ginecologi e neonatologi, che coordinati da Luigi Beretta, hanno predisposto una sala in terapia intensiva neurochirurgica esclusivamente per il neonato.

Sarà Massimo Candiani a guidare lo staff di ostetrici che dovranno realizzare il taglio cesareo. L’obiettivo è di riuscire a mantenere il feto nel corpo della madre fino a 28 settimane.

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