Sciopero polizia, Alfano: “Richieste legittime, i toni no”

di Redazione

 Roma. “Le richieste sono legittime ma espresse in toni e modi francamente eccessivi”. E’ questa la risposta del ministro dell’Interno, Angelino Alfano, alla protesta delle forze dell’ordine che giovedì 4 settembre hanno minacciato uno sciopero generale nel caso il governo porti avanti la scelta di confermare il blocco degli aumenti degli stipendi.

“Sono convinto comunque che ci siano le condizioni per affrontare con serenità il problema e risolverlo” aggiunge il responsabile del Viminale.

“I protagonisti della sicurezza – ha spiegato Alfano nel corso di una conferenza stampa sul bilancio dell’esodo estivo – sono gli uomini e le donne in divisa. A loro dico che la sicurezza è una priorità assoluta di questo governo e di questo Ministero, specie in un momento delicatissimo sul fronte interno e internazionale. Agli operatori di polizia è riconosciuta la specificità e noi lavoreremo perché sia assicurata nei mesi prossimi” ha sottolineato.

“Stiamo lavorando – ha proseguito il ministro – non per il rinnovo del contratto, che non è stato richiesto, ma per eliminare i blocchi salariali e speriamo che questo sforzo non venga complicato dai toni eccessivi del comunicato di ieri”.

“Incontreremo i rappresentanti sindacali dei lavoratori di polizia – ha concluso Alfano – sono convinto che ci siano tutte le condizioni per risolvere con serenità la questione, se la serenità ci sarà da parte di tutti. Già oggi pomeriggio al Viminale incontrerò i vertici delle forze dell’ordine: indossiamo tutti la stessa divisa della squadra chiamata Stato”.

Sull’argomento è intervenuto anche Pino Pisicchio, presidente del gruppo Misto alla Camera, secondo cui “questo Paese deve molto alle sue forze dell’ordine che, in momenti difficili come quelli che stiamo vivendo, riescono a mantenere un equilibrio sociale straordinario, spesso mettendo a repentaglio la propria vita. Non possiamo, dunque, non tener conto delle istanze di questi servitori dello Stato”.

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