Piscina, il Pd: “Mai parlato di finanziamento”

di Redazione

 Trentola Ducenta. “In nessuna parte della richiesta oggetto di una improduttiva polemica da parte del sindaco Griffo, abbiamo parlato di finanziamento che avrebbe dovuto erogare il governo a favore del nostro Comune e sfidiamo a trovare questa parola nel precedente comunicato. In verità, non c’è più sordo di chi non vuol sentire”.

Così, in una nota, il Partito Democratico di Trentola Ducenta, che replica alle recenti dichiarazioni del sindaco Michele Griffo sull’iniziativa “sblocca Italia” del governo Renzi, per la quale gli stessi democratici avevano chiesto al primo cittadino di segnalare il cantiere mai concluso della piscina comunale.

“Abbiamo avuto conferma, inoltre, che tutto quello che annuncia il sindaco Griffo è vero o falso – incalzano dal Pd – a seconda della convenienza del momento come avvenuto in occasione della questione della donazione in favore di un Comune del novarese (basta rivedere gli articoli dell’epoca). Al di là di tutto, la nostra proposta prendeva spunto da un recente passato in cui è sembrato che l’amministrazione comunale volesse trovare una soluzione al problema della piscina comunale attraverso una sua riqualificazione o addirittura una sua vendita. Pertanto, ritenendo che qualcosa potesse essere già in atto consigliavamo all’amministrazione o per meglio dire al sindaco di sfruttare se possibile il decreto ‘Sblocca Italia’ anche per altre opere non ultimate. Anche stavolta, però, abbiamo avuto la conferma che non vi è alcuna volontà di affrontare la questione della piscina di via Larga. Ad ogni buon conto, attuale o non, la piscina comunale rappresenta solo ed esclusivamente uno dei più grossi scandali della politica locale. Essa ha rappresentato e rappresenta ancora un gravoso costo per la collettività (ovviamente ad eccezione di qualcuno, in particolare dei menzogneri fedeli del sindaco)”.

“La politica – continua il Pd – è una cosa seria e, pertanto, le repliche andrebbero fatte dopo essersi connessi con la realtà e non affidandosi a visioni di incerta natura. In occasione di queste colorite visioni il nostro sindaco sembra aver incontrato oscure presenze suggeritrici in compagnia di parenti ed affini. Lo smarrimento è sicuramente comprensibile in considerazione della oramai trentennale attività politica, ma è alquanto antipatico che il sindaco professionista della politica e della cosa comune si metta in condizioni tali da ricevere lezioni da ‘novelli’ politici per fortuna di nuova e diversa generazione e formazione. Al contrario dell’amico Griffo, infatti, noi del Partito Democratico chiamiamo le cose con il loro nome e diamo un nome e un cognome alle persone. Anche questa è trasparenza caro sindaco!Allo stesso modo di quella imposta dal decreto anticorruzione numero 33 del 2013 al quale il nostro Comune avrebbe dovuto adeguarsi, come recentemente segnalato da un suo ex sostenitore”.

Il Partito Democratico, infine, ribadisce ancora una volta di essere “pronto e disponibile al confronto con l’amministrazione, o per meglio dire con il sindaco, su qualsiasi argomento o problema della città”.

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