Rifiuti al cimitero, “lassù” ci ascoltano: arriva la risposta del Comune

di Antonio Arduino

 Aversa. “Ancora una volta sono costretto ad intervenire per sconfessare i disinformati”. Queste le parole del sindaco Giuseppe Sagliocco e del consigliere Salvatore Della Vecchia in seguito alle notizie su una presunta discarica all’interno del cimitero.

“La procedura – chiarisce Della Vecchia – prevede che siano depositati materiali derivanti dalle esumazioni in un luogo ad hoc del cimitero non accessibile agli utenti. Ogni 10 metri cubi di materiali, poi, in seguito alle analisi sugli stessi vengono raccolti e smaltiti dalla Senesi”. E chiarisce ancora: “Non si tratta di una discarica a cielo aperto all’interno del cimitero, bensì di una postazione monitorata e controllata che viene ripulita periodicamente, in media ogni 20 giorni, fin quando non si raggiunge il quantitativo prescritto, solo dopo l’analisi dei materiali presenti”.

“Stessa procedura – spiega il consigliere Della Vecchia – viene effettuata per i rifiuti cimiteriali. Appena di raggiunge il quantitativo stabilito, ovvero dieci sacchi, vengono analizzati, ritirati e smaltiti”. E conclude il sindaco: “Non bisogna creare allarmismi e fare disinformazione diffondendo notizie inesatte e forvianti”.

Fin qui il comunicato stampa trasmesso dall’amministrazione per dare risposta alla domanda che avevamo girato agli amministratori comunale, sia il 12 gennaio che il 24 giugno, facendoci portavoce dei cittadini che si erano rivolti a Pupia per sapere perché si consentisse l’accumulo di materiali di risulta e rifiuti speciali nello spazio cimiteriale retrostante la sala mortuaria, in quantità tali da essere visibili a distanza essendo l’area, “non accessibile agli utenti”, uno spazio aperto. Non avendo ottenuto risposta dai responsabili comunali del settore ai quali ci eravamo rivolti per dare, come sempre, corretta informazione, ci rivolgemmo all’allora direttore del cimitero, Menale.

VIDEO

“Ad oggi – affermò in via informale – non c’è alcuna norma che dica quando vanno smaltiti i rifiuti. Non c’è una periodicità fissata, né un limite quantitativo da raggiungere sia per i big ben, i sacchi di tela che contengono quanto rimane delle casse, sia per le lapidi e gli altri materiali di risulta provenienti dalle esumazioni. Quando le quantità che occupano lo spazio sembrano troppe si chiede, di volta in volta, l’intervento della ditta deputata ad eliminare i rifiuti”. “Ovviamente – aggiunse il direttore – sarebbe augurabile che lo smaltimento avvenisse con una periodicità costante, sia per ragioni igieniche sia per evitare lo spettacolo, che come puà constatare è visibile a distanza, di cumuli di rifiuti depositati nell’area”. “Un desiderio che ho espresso con una specifica richiesta scritta all’amministrazione”, concluse Menale.

Dunque, non c’era disinformazione né intento allarmistico nella notizia diffusa lo scorso gennaio con un video che si concludeva con una richiesta di chiarimento del presunto problema, arrivata solo in maniera non ufficiale, e non c’era in quella data il 24 giugno nel video che terminava chiedendo lo smaltimento dei rifiuti. Solo desiderio di fare chiarezza e dirimere i dubbi espressi dai cittadini.

Ora, grazie al comunicato stampa prima riportato, la risposta ufficiale è, finalmente, arrivata e, a quanto pare, risponde anche alla richiesta fatta dall’allora direttore del cimitero dichiarando l’esistenza di una periodicità media di 20 giorni nelle operazioni di pulizia dell’area e di smaltimento dei rifiuti. Ne siamo lieti perché dimostra che se “lassù” qualcuno non ci ama, però ci ascolta, cosicché dare voce ai cittadini serve a risolvere quelli che considerano problemi.

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