De Cristofaro alla maggioranza: “Forse manca liberta’ di espressione”

di Nicola Rosselli

 Aversa. “Quale momento migliore per fare un bilancio se non il momento dell’approvazione del consuntivo?”.

A parlare il capogruppo Udc Orlando de Cristofaro che continua: “Poco è cambiato da quando il sottoscritto, insieme con altri colleghi ha deciso di passare nelle file dell’opposizione. Anche quella era occasione di “bilanci”, se ben ricordate. In quel di novembre io e il mio collega Bisceglia, ritenemmo che non fosse possibile condividere un bilancio, scusate il gioco di parole, non “condiviso”.Così ci guadagnammo di diritto, insieme con altri colleghi, l’appellativo di “dissidenti”.

Dissidenti perché non avevamo creduto, a ragion veduta, alle promesse fatta alla città dal Sindaco. Dissidenti perché non avevamo un programma a cui poter partecipare, in realtà il programma è esistito solo sulle brouchure in campagna elettorale. Dissidenti perché crediamo che Aversa ed i suoi cittadini meritino di più. Dissidenti perché noi ai “giochetti politici” non ci stiamo. Dissidenti perché abbiamo delle opinioni in merito ai fatti. Dissidenti perché a noi non interessa il voticino, ma costruire il futuro di questa comunità. Dissidenti perché rappresentiamo i cittadini, eh già!”.

Rivolto agli altri consiglieri comunali, l’esponente centrista continua: “Perché non lo dimenticate, cari colleghi, noi siamo in consiglio comunale perché investiti dal popolo e non dalla Provvidenza Divina, come qualcuno invece potrebbe credere. Noi abbiamo il dovere morale di ascoltare le persone che ci hanno dato l’onore di rappresentarli, non di portare avanti questioni solo per infruttifere prese di posizione. Se tutto ciò vuol dire essere dissidente, allora, io sono fiero diessere stato appellato in questo modo”.

Segue, poi, una stoccata ai colleghi che siedono in consiglio che, a suo dire, avrebbero un atteggiamento ondivago: “Sono fiero – afferma – di non avvalermi di mezzi mediatici per manifestare il mio disappunto e poi puntualmente alzare la mano a comando in consiglio comunale. Sono fiero di poter pensare liberamente e poter esprimere con la massima serenità il mio parere in questo civico consesso, a dispetto di taluni che non ci hanno mai reso partecipi della loro opinione, forse, mi viene da pensare con un po’ di malizia, che condividano le mie parole ma non abbiano la stessa libertà di espressione. Sono costretto a pensarlo poiché mi risulta difficile credere che i colleghi che compongono la maggioranza siano convinti di proseguire in un percorso disfattista, dove non si partecipa a bandi per la protezione civile, dove regolamenti comunali vengano rispettati a piacimento, dove non si tiene conto del decoro della città, dove ormai le politiche sociali si sono ridotte all’elargire targhe e a concertini di vario genere, dove non esiste una pianificazione urbanistica sociale ed economica per la città, dove non si contrasta il fenomeno della violenza, ma si provvede solo a bastonare le attività, dove si sbandierano progetti a destra e a manca ma d’inizio lavori non vi è traccia, e molti di quelli che si avvieranno sono frutto del lavoro dell’amministrazione precedente, dove gli uffici vengono sempre più svuotati dal personale”.

Da qui una domanda sempre rivolta ai consiglieri comunali: “Allora io vi chiedo cari colleghi, di pensare davvero bene al voto che esprimete ogni volta in consiglio comunale, poiché sono la città e i cittadini che vi chiedono di dare una svolta profonda a questo modo di amministrare”.

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
RedazioneWhatsappWhatsApp
Condividi con un amico