Maddaloni. Chiede il pagamento di un presunto stipendio arretrato al suo ex datore di lavoro, aggredendolo fisicamente, minacciandolo e danneggiandogli il negozio.
E successo a Maddaloni dove i carabinieri hanno tratto in arresto Antonio Ruzza, 25 anni, e Micele Di Tommaso, 36, entrambi del luogo, accusati, a vario titolo, di esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza alle persone, sequestro di persona, furto con strappo, lesioni personali, danneggiamento, minacce, e violenza privata. Reati commessi ai danni di un 37enne indiano, titolare di un pastificio di Maddaloni.
Ruzza, essendo ex dipendente dellattività commerciale, aiutato da Di Tommaso, in più occasioni, durante il mese di dicembre 2013, ha richiesto il pagamento dello stipendio che, a suo dire, non avrebbe percepito. E lo ha fatto, secondo le risultanze investigative,introducendosi allinterno del pastificio, aggredendo fisicamente il titolare, danneggiando il locale con il lancio di sassi contro le vetrate dingresso, minacciando lindiano di morte e di incendiargli il negozio.
Il 25enne lo avrebbe anche sequestrato per un breve lasso di tempo per accompagnarlo da un conoscente e così procurare il denaro richiesto. Gli avrebbe anche sottratto con violenza una catenina dargento al fine di recuperare parte della somma pretesa.
Le indagini sono state condotte anche attraverso il riconoscimento fotografico effettuato dalla vittima Ruzza è stato associato alla casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere, mentre Di Tommaso al regime degli arresti domiciliari.