Nasce il consorzio delle societa’ immobiliari dell’agro aversano

di Redazione

 Aversa. Le agenzie immobiliari dell’agro aversano si consorziano per combattere l’abusivismo dilagante nel settore.

La decisione è stata presa nel corso di una riunione tenuta nella sede “Area Casa”, ad Aversa, in piazza Vittorio Emanuele. Si tratta delle agenzie: Gabetti Immobiliare di Lorenzo Capaldo; Area Casa di Anna Cesaro; Mattiello Immobiliare di Ciro Di Rubo; Euroimmobiliare di Cavagnuolo Salvatore; Ideal Casa di Giovanni Pirozzi; De Chiara Immobiliare di Vincenzo De Chiara; 4 Mura di Di Guida Luigi: Casoria di Stella Saracino; Direzione Immobiliare di Antonio Vaia, Prestigio Casa; Remax di Agostino Romano; AM Immobiliare di Marco Angustura; Russo Immobiliare; Mondo Casa di Pasquale Puca.

In una nota, spiegano: “E’ ben noto a tutti che il mercato immobiliare è in piena crisi, ma tutto ciò non agevola la ripresa, dovuta anche e soprattutto ad una scorretta improvvisazione di personaggi incompetenti, ed all’impiego in agenzie di personale incompetente, che non sempre sono all’altezza del settore. La nostra idea è quella di avere un controllo capillare e di usare professionalità ad ogni nostra acquisizione, cercando di trasmettere al cliente (venditore) sicurezza sulla vendita e giusta valutazione del proprio immobile. E’ quindi nostro dovere salvaguardare i nostri interessi, impiegando ogni mezzo a nostra disposizione che serva a tutelare, il nostro lavoro.

La nostra idea è quella arginare tale crisi, avvalendoci di una collaborazione reciproca, che serva ad agevolare e tutelare sul territorio la professionalità che noi impieghiamo, investendo anche nella formazione del personale, affinché si acquisisca sempre più competenza, senza la quale si rischia di perdere la direzione ed il senso del nostro lavoro. Ricordiamoci che in tutto il nostro servizio offerto c’è sempre la “persona” che oltre alla competenza impiega cuore, energie ed emozioni, attribuendo a questo lavoro un grande valore.

Tutto ciò è l’agente immobiliare. Oggi esiste una percezione sbagliata della nostra professionalità che sottrae credibilità al settore, diventa quindi fondamentale cambiare stile ed approccio con la clientela. Cambiare, però, non significa interrompere ciò che è stato costruito negli anni, ma apportare ulteriori modifiche affinché questo lavoro nel tempo acquisisca sempre più credibilità e continuità. L’operatore professionale che è a conoscenza del momento di crisi che stiamo vivendo, è consapevole di dover cambiare perché intende “crescere” aggiungendo alla sua esperienza ed abilità, ulteriore metodo per meglio affrontare, in seguito il futuro.

E’ importante ritornare ad essere di nuovo orgogliosi della propria professione, consapevoli di essere in grado di svolgere un’attività che non tutti sanno svolgere, salvaguardando, ovviamente, sempre etica e valori per essere sempre dei venditori di successo.

Persone in grado di consigliare, supportare e seguire il cliente in ogni fase della compravendita immobiliare, dando al proprio lavoro un alto grado di professionalità, annullando tutti quelli che si spacciano come tali e che negli anni hanno denigrato il nostro lavoro.

Allora salvaguardiamo il nostro lavoro, dicendo basta a tutte queste persone che si spacciano come consulenti del settore pur non avendone diritto, competenza e qualifiche, togliendo oltremodo lavoro a persone che pagano regolarmente spese e tasse per svolgere onestamente, con trasparenza e serietà la propria attività.

Basta…. raccontare “Balle”! Basta essere rappresentati da chi porta giacca e cravatta, ma si dimentica a “casa” il cervello e le buone maniere. Basta…. vedere pseudo colleghi che non si preparano, non ascoltano e non capiscono. Basta…. sentire persone che pensano di essere dei “venditori meravigliosi” perché hanno un uso smodato della parola. Basta…. vedere consulenti e/o formatori del settore, che non hanno mai fatto una vendita immobiliare e non sono mai stati sul “campo”. Si potrebbe andare avanti all’infinito con questo tipo di affermazioni, ma chi sta leggendo e fa questa professione sa di cosa si parla.

Chi esercita questa professione con dignità, serietà, onestà e trasparenza crea benefici non solo per sé stesso ma anche per la collettività. Qualcuno dirà che sono appunti utopici, ma bisogna essere ottimisti e anche dove non c’è speranza bisogna trovare una soluzione”.

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