Via Seggio, sosta selvaggia: donna costretta a lasciare auto in strada

di Redazione

 Aversa. Una vera e propria odissea, cominciata alle 23.30 e conclusasi alle 2.30 del mattino, è stata quella vissuta da una residente di via Seggio, A.G., che aveva al seguito due giovani ragazze, …

… cui è stato impedito di rientrare in casa con la propria autovettura a causa della sosta selvaggia che spesso si verifica nella zona, nonostante abbia richiesto ripetutamente l’intervento della polizia municipale in servizio presso piazzetta Sant’Antonio.

Sconcertante la risposta degli agenti della polizia locale che si sarebbero dichiarati impotenti non avendo la possibilità né di spostarsi dal posto di servizio, né di poter chiedere l’intervento del carro gru per la rimozione forzata dell’autovettura in sosta vietata, che ostruiva l’accesso all’abitazione privata. Una risposta che lascia seri dubbi sull’utilità del servizio considerato che a quanto risulta non sarebbe stata elevata alcuna multa alle auto che ostruivano il passaggio e, quindi, l’accesso all’abitazione. La residente, a notte inoltrata, ha dovuto, quindi, optare per la sosta della propria autovettura nella vicina piazza Marconi e, quindi, è rientrata a piedi nella propria abitazione, lasciando, giocoforza, la propria auto incustodita.

A nulla è servito l’essersi rivolta anche ai carabinieri, che hanno riferito di aver contattato i vigili urbani ricevendo le stesse risposte di impossibilità a procedere. La residente ha, comunque, effettuato rilievi fotografici delle auto in sosta vietata per verificare se almeno sia stata elevata una multa a carico dell’incivile trasgressore.

Di tanto, con un apposito esposto, si chiederà conto al sindaco, che in verità in più occasioni si è interessato in prima persona della problematica, sollecitando interventi e studiando correttivi al fenomeno della movida nella ricerca di azioni in grado di contemperare i vari interessi in ballo, quali il diritto dei giovani di aggregarsi, le aspettative degli imprenditori di vedere fruttare i propri investimenti ed il proprio lavoro, e le esigenze dei residenti di vivibilità e di rispetto delle regole.

Intanto, la problematica resta insoluta e si manifesta in tutta la sua evidenza, pensate cosa sarebbe successo se invece della necessità di entrare un residente avesse avuto quella di uscire per un’emergenza sanitaria.

Tutto ciò senza contare che gli animi, ormai, sono esasperati e l’indifferenza e l’arroganza di qualche giovane frequentatore della movida aversana potrebbe provocare una reazione spropositata che potrebbe avere conseguenze drammatiche.

La polizia municipale, dunque, dovrebbe essere preparata e pronta ad intervenire con azioni risolutive delle problematiche, altrimenti si tratta di una presenza sterile e senza alcuna utilità che addirittura. L’attuale atteggiamento passivo ed impassibile della polizia municipale non fa altro che aumentare la tensione tra residenti, titolari delle attività commerciali e frequentatori della movida rendendo sempre più alto il rischio del verificarsi di qualche tragedia.

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