Puc, confronto in Consiglio Comunale

di Nicola Rosselli

Ninì MigliaccioAVERSA. Otto mesi per studiare, redigere ed approvare il Puc, il Piano Urbanistico Comunale che dovrà essere la base per disegnare l’Aversa del futuro.

Questo il tema del confronto, nel corso di una seduta di Consiglio comunale aperta alla città, in programma per martedì sera. Un confronto che è richiesto specificamente dalla normativa regionale in materia che prevede l’apporto di quanti sono “portatori di interesse”.

Ed ecco che alla seduta, che sarà aperta da una relazione dell’assessore all’urbanistica Ninì Migliaccio, è prevista la presenza non solo delle forze imprenditoriali, ma anche di rappresentanti del mondo accademico legati alle due facoltà cittadine: ingegneria e architettura (entrambe attinenti al tema) e dei responsabili degli ordini professionali relativi che, guarda caso, sono entrambi aversani: Enrico De Cristofaro per gli architetti e Vittorio Severino per gli ingegneri.

“Abbiamo voluto dare – ha dichiarato il sindaco Giuseppe Sagliocco – la possibilità sai cittadini aversani e agli operatori culturali ed economici la possibilità di dare un apporto alla formazione di questo strumento di pianificazione”.

Da diversi componenti della commissione consiliare urbanistica, anche dalle fila della stessa maggioranza, è stato evidenziato che i lavori rischiano di trasformarsi in “un’ennesima passerella, tenuto conto che ad oggi non vi sono ancora tutti i dati, sebbene da noi richiesti, per avere anche un minimo di programmazione successiva. Insomma, senza la situazione attuale chiara, non può esserci base su cui ipotizzare il Puc che andrà a ridisegnare Aversa”.

“La legge regionale – ha dichiarato il docente di legislazione urbanistica presso la facoltà di architettura della Federico II, Alberto Coppola – prevede che, entro diciotto mesi dall’entrata in vigore del Ptcp -17 gennaio 2014 -, dove non sarà stato definitivamente approvato il nuovo Puc entro la data indicata, i Comuni della Provincia di Caserta, saranno assoggettati alla disciplina edilizia prescritta per i Comuni sprovvisti di strumento urbanistico (cioè solo interventi di manutenzione o restauro degli edifici esistenti nei centri abitati, fuori dei quali si può costruire soltanto nel limite di 0,03 metri cubi per metro quadrato )”.

Gli amministratori comunali dell’Agro Aversano, e di Aversa in particolare, quindi, hanno ancora pochi mesi per provvedere, sempre che non vogliano, per scelta politica, fermare ogni modalità di nuova edificazione non approvando i nuovi Piani Urbanistici Comunali. Intanto, sempre per quanto riguarda la politica, l’ex parlamentare Paolo Santulli commenta il battibecco tra l’Udc Augusto Bisceglia, lui stesso e il sindaco Sagliocco sul mancato coinvolgimento da parte del primo cittadino nelle decisioni che contano.

“A volte – ha dichiarato Santulli – i confronti servono e conducono ai necessari chiarimenti. A volte i risicati resoconti giornalistici favoriscono immagini distorte degli uomini e dei metodi. A mio giudizio nell’ultimo interpartitico l’unica problematica emersa è stata quella di un’esigenza improcrastinabile: arrivare ad eliminare i difetti di comunicazione, per aiutare tutti i pezzi della maggioranza ad una partecipazione più ‘organica’. Cosa di cui il sindaco ha preso atto dando mandato ai capigruppo, per meglio organizzare i confronti e la comunicazione”.

Il risultato è stato immediato, i capigruppo della maggioranza hanno deciso di incontrarsi ogni 15 giorni, a partire dal prossimo 20 maggio, per confrontarsi sulle problematiche emergenti e sulle diverse iniziative in cantiere da parte di sindaco e giunta.

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