India: violentata e abbandonata, muore bimba di 4 anni

di Emma Zampella

 NEW DELHI. Il suo corpicino di 4 anni non ha sopportato le atroci violenze a cui è stata sottoposta prima di essere abbandonata in una fattoria.

La storia ha dell’orribile. Ancora una volta lo scenario di un’altra tragica vicenda è l’India Centrale, dove lo scorso 20 aprile era stata violentata una bambina di appena 4 anni. La piccola, abbandonata poi un una fattoria, è morta per arresto cardiaco dopo qualche giorno: le sue condizioni si erano improvvisamente aggravate con un abbassamento della pressione sanguigna e non reagiva più alle cure.

A darne notizia è stato il Care Hospital di Nagpur, nell’India centrale, dove era stata portata in eliambulanza dallo Stato settentrionale del Bihar. Questa storia, per cui è stato condannato il colpevole, un indiano di 35 anni, è solo una delle tante che si possono ascoltare se ci si imbatte nella società indiana. Il 15 aprile a New Delhi un’altra bambina di 5 anni era stata violentata e mutilata nell’area genitale.

Questa nuova vicenda, così come quelle analoghe, ha accresciuto l’angoscia dell’opinione pubblica indiana che sta seguendo con partecipazione la lotta per restare in vita di un’altra bambina di cinque anni, a cui è stato posto il soprannome di ‘Gudiya’ (Bambola),sequestrata e violentata da un branco il 17 aprilein un quartiere della classe media della capitale.

Dal 16 dicembre, giorno in cui un gruppo di uomini violentò su un autobus in movimento a New Delhi una studentessa di 23 anni, poi morta in un ospedale di Singapore, i media hanno puntato i riflettori sul preoccupante fenomeno della violenza sessuale contro le donne, soprattutto di casta inferiore, che quotidianamente segna storicamente lasocietà indiana.

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