PIETRAMELARA. Intensificati i controlli sanitari e di polizia veterinaria effettuati dal Corpo Forestale dello Stato in provincia di Caserta, finalizzati alla sicurezza agroalimentare dei cittadini ed al benessere degli animali.
In particolare, nel corso di un ordinario controllo amministrativo e sanitario in unazienda bufalina in località Pantani, a Pietramelara, il personale dei comandi stazioni forestali di Pietramelara, Vairano Patenora e Piedimonte Matese ha proceduto al sequestro dellintero complesso aziendale, sulla base di preventivi accertamenti veterinari che avevano evidenziato una inconsueta ed abnorme mortalità di bufale.
Durante il sopralluogo è emerso che la parte posteriore dellazienda era stata utilizzata per lo smaltimento di rifiuti di vario genere costituiti da materiali ferrosi, rifiuti solidi urbani, confezioni di medicinali per uso veterinario e materiale plastico: poco più a monte si constatava, invece, la presenza di una notevole quantità di terreno rimosso con mezzi meccanici dai quali fuoriuscivano parti anatomiche di bufali, nonché 4 carcasse di bufali morti di recente, di cui un feto da aborto. Dalla consultazione della Banca Dati Nazionale, emergeva che dei 723 capi bufalini e 28 capi bovini censiti, risultavano presenti soltanto 300 capi bufalini, 8 capi bovini e 30 vitelli non ancora immatricolati.
Inoltre, i medici veterinari dellUnità Operativa di Prevenzione Collettiva dellAsl constatavano e certificavano un evidente stato di iponutrizione e malessere degli animali presenti, oltre che un evidente malgoverno degli stessi con prevedibili conseguenze negative sulla loro salute. Dalla verifica dei silos e del fienile, si accertava la disponibilità di paglia per alimentare la mandria per solo 24 ore e quindi insufficiente a garantire il mantenimento di animali in produzione. Per tali motivi, lazienda veniva posta sotto sequestro ed il proprietario, D.C.B., di 50 anni, di San Cipriano dAversa, veniva deferito allautorità giudiziaria. Il sequestro preventivo veniva successivamente convalidato dal gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere.
Nel corso di unaltra visita ispettiva presso unazienda bufalina, a Vitulazio, in località Quattro Poderi, il comando stazione di Caserta, coadiuvato dai medici veterinari di Capua, constatava la presenza di 2 pony e 5 asini sprovvisti di microchip identificativo e di relativa documentazione. Pertanto, il proprietario dellazienda, L.A., 53 anni, di Grazzanise, veniva debitamente sanzionato per lirregolarità riscontrata.
Sulle attività svolte il comandante provinciale del Corpo forestale di Caserta, ingegner Michele Capasso, ha dichiarato: I controlli zootecnici sono una delle tante materie che vede impegnato il corpo forestale per salvaguardare il patrimonio agro-silvo-pastorale italiano, sempre più minacciato da condotte illegali che, di fatto ed in concreto, ne compromettono lintegrità.