Strisce blu, il Comune: “La Smart ha debito di oltre 2milioni”

di Redazione

 AVERSA. Continua la disputa legale tra il Comune di Aversa e la Smart Project, società che fino allo scorso giugno ha curato la sosta regolamentata in città.

Il dirigente dell’area finanziaria, Gemma Accardo, ha attestato che la società Smart Project, impresa associata del Consorzio ‘Urbania Vivere la Città’ – capogruppo dell’Ati (associazione temporanea di impresa), affidataria del servizio di gestione delle aree di sosta a pagamento, relativamente alla tassa di smaltimento dei rifiuti solidi urbani ha un debito nei confronti del Comune di Aversa ammontante complessivamente a 318.909 euro, rispettivamente per: Tarsu 2009 euro 56.614; tarsu 201: euro 91.230, tarsu 2011 euro 103.085; tarsu 2012 euro 67.980.

Inoltre, vista la relazione della Pubbliservizi, affidataria del servizio di riscossione della Tosap (tassa occupazione di spazi ed aree pubbliche), la dirigente Accardo ha anche attestato che la Smart Project ha un debito nei confronti del Comune di Aversa, in merito alla tosap, per un totale di 1.750.791, rispettivamente per: Tosap anno 2009 euro 759.468,43; Tosap anno 2010 euro 498.882,03; Tosap anno 2011 euro 492.434,80, tutti e tre comprensivi di sanzioni ed interessi).

Il totale del debito, tra Tarsu e Tosap, è quindi di oltre 2 milioni di euro, precisamente 2.069.700 euro. Inoltre, è ancora sul tavolo la situazione legata alle inadempienze agli obblighi garantiti, ovvero al versamento dei canoni trimestrali per il servizio di sosta regolamentata con dispositivo di controllo a pagamento e canone annuo riferito all’aggio sul servizio di rimozione e blocco dei veicoli, dall’aprile 2011 a luglio 2012 per la quale l’Ati non ha versato i canoni per un totale pari a 276.140euro e per il servizio di rimozione non sono state versate le somme relative al trimestre 2011 per un importo pari a 15mila euro. Il tutto per la somma complessiva di 291.140 euro.

“Faremo in modo – ha detto il sindaco Giuseppe Sagliocco – di recuperare queste somme perché sono dell’intera comunità aversana”.

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