RECALE. Chiara e netta presa di posizione, in consiglio comunale, della maggioranza consiliare guidata da Patrizia Vestini in merito allinternalizzazione dei tributi.
Dopo aver infatti votato allunanimità lo scioglimento dellUnione dei Comuni Appia, che gravava sul bilancio comunale per circa 7400 euro allanno senza offrire servizi ai cittadini, lattenzione si è focalizzata sulla gestione dei tributi. Dopo le polemiche sollevate dalla minoranza, che gridava allo scandalo su una possibile inversione di rotta della maggioranza sullinternalizzazione dei tributi, ad esprimersi a chiare lettere è stato lo stesso assessore alle finanze.
Ferma volontà da parte dellintera maggioranza di continuare lungo il cammino dellinternalizzazione e nessuna marcia indietro. Per tenere fede alle promesse della campagna elettorale e ritenendo dispendiosa la gestione dei tributi da parte della Publiservizi, questa maggioranza aveva infatti, con delibera di giunta numero 115 del 24/5/2012 e di consiglio comunale numero 38 del 18/09/2012 manifestato lintenzione di cessare il rapporto con la stessa Publiservizi in scadenza il 31/12/2012. In otto mesi di amministrazione internalizzati circa il 60% dei tributi, dallImu alle affissioni, dai canoni idrici alloccupazione suolo pubblico.
Dateci il tempo di mantenere le nostre promesse. La mancata solerzia da parte del governo centrale a fornire precise informazioni sulla Tares e le continue proroghe che lo stesso emanava, unite ad unorganizzazione del servizio tributi interno piuttosto complesso da far ripartire dopo circa dieci anni di esternalizzazione, ha indotto lamministrazione di Recale ad approvare una proroga alla Publiservizi sino al 31/12/2013. Uno stop quasi obbligato dalle difficoltà enunciate ma che non significa tornare indietro.
La necessità di procedere con immediatezza allaffidamento della riscossione coattiva è dettata anche da motivazioni giuridiche connesse al rischio di vedere decorsi i termini di accertamento fiscali dovuti allattesa del lasso di tempo necessario per lespletamento della procedura ad evidenza pubblica per laffidamento del servizio della riscossione coattiva.
Tali rischi sono a nostro avviso riconducibili alla totale mancanza di controllo della precedente amministrazione sullattività volta al recupero del coattivo da parte della stessa società Pubbliservizi. Tuttavia, lattuale maggioranza ha specificato, nella delibera di consiglio, che intende procedere ad indire la gara per la riscossione coattiva entro trenta giorni mentre la riscossione ordinaria dei tributi sarà interamente internalizzata dal 2014.
Con la convenzione approvata ieri, alla Publiservizi spetta un aggio del 6% sulla riscossione ordinaria della Tares. Una percentuale più bassa rispetto al 9% previsto prima ma che non può raggiungere il 4%, così come proposto dalla minoranza, perché è un aggio riscosso solo sulla Tares e non su tutti i tributi, come precedentemente previsto.
Con un aggio al 6% la Publiservizi fornirà inoltre servizi aggiuntivi quali la redazione del regolamento del tributo e la redazione del piano finanziario. Laggio del 18% sulla riscossione coattiva deve essere invece considerata come unazione di sprono della maggioranza nei confronti della Publiservizi a svolgere unazione di lotta allevasione.
Percentuali più basse di aggio sul coattivo si hanno solo quando la società esterna si interessa dellintera riscossione dei tributi e non solo di una parte come nel nostro caso. Basti pensare che, da unanalisi comparativa con i comuni limitrofi, risulta una percentuale di aggio sul coattivo che in alcuni casi sfiora il 50%. Soddisfazione quindi per quanto realizzato sui tributi in solo otto mesi.