Cella: “Senza Peg non c’è indirizzo politico”

di Antonio Arduino

 AVERSA. Per gli enti locali non c’è obbligo di legge ma per una corretta, trasparente e condivisa amministrazione è necessario approvare i Piani Esecutivi Gestionali cosiddetti Peg, cosa che ad Aversa a dieci mesi dal voto ancora non è avvenuta.

Questo il pensiero del presidente della commissione consiliare controllo e trasparenza Salvino Cella su una questione messa in luceda un periodico aversanoche adombrava una comportamento omissivo dell’attuale amministrazione indicando una serie di decreti legislativi che imporrebbero l’approvazione dei Peg prima di dare il via alle attività comunali. “L’approvazione dei Peg per gli enti locali non è obbligatoria ma senza Peg è come se non ci fosse indirizzo politico, come se non ci fosse programmazione, come se non fossero fissati gli obiettivi principali di una amministrazione” spiega Cella.

“Mancando i Peg – continua il leader dell’opposizione – oggi il Comune di Aversa si muove attraverso un documento freddo ed esclusivamente contabile qual è il bilancio”. “Dal quale – sottolinea – non si evincono le priorità, i tempi e i metodi di attuazione dell’azione amministrativa”.

“Ad oggi non conosciamo – ricorda – le prospettive, le esigenze, le priorità, la mentalità e la sensibilità di questa amministrazione verso i tanti problemi dei cittadini”. “Senza Peg i dirigenti – sottolinea – sono sprovvisti di un programma concreto che fissi gli obiettivi da raggiungere nei singoli settori. Di conseguenza non sono in grado di programmare interventi, né possono valutare se gli eventuali interventi effettuati su indicazione del primo cittadino raggiungano gli obiettivi che lo stesso si propone e se l’azione messa in atto debba essere rivista o rimodulata”.

“Senza Peg i responsabili dei diversi settori comunali sono sforniti delle risorse umane e finanziarie necessarie per potere migliorare i servizi offerti ai cittadini” ricorda Cella. “Gestire un ente attraverso i Peg – continua l’esponente dell’opposizione – obbliga a porre opportuna attenzione alla situazione economica generale, ad effettuare continue analisi dell’ente, a verificare il progredire o meno del raggiungimento degli obiettivi, ad aiutare nell’individuare le cause di eventuali ritardi, evidenziare l’efficacia e l’efficienza dell’azione amministrativa”.

“I Peg – ricorda Cella – costituiscono anche uno strumento di controllo, sia per i componenti della giunta, sia per i consiglieri, sia per i cittadini perché permettono di rilevare i risultati ottenuti nei diversi interventi, di misurarli e di apportare eventuali correttivi. In mancanza di Peg l’Ente è privo di una gestione flessibile e reale delle risorse finanziarie”. “Senza Peg – ricorda – tutto quanto deve essere realizzato deve essere indicato dal primo cittadino che è l’unico a conoscere gli obiettivi e le risorse da assegnare per raggiungerli. Senza Peg i componenti dell’esecutivo non sono in condizione di proporre interventi in maniera autonoma e la maggioranza non è in condizione di partecipare alla gestione della città, così come chiesto tante volte dal capogruppo del Pdl. Senza Peg il personale dell’Ente non può ottenere l’indennità economica connessa ai risultati e alla produttività”.

“A mio avviso – conclude Cella – senza Peg l’Ente non dovrebbe rilasciare incarichi professionali, visto che non si conosce la strada, le linee programmatiche, che intende percorrere questa amministrazione”.

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