Francesco Capone: “Il perché del mio impegno”

di Redazione

 SANT’ARPINO. Scrive direttamente ai santarpinesi, Francesco Capone, per illustrare le ragioni della propria candidatura.

Nella missiva distribuita in questi giorni, il candidato sindaco di “Sant’Arpino Libera@Democratica”scrive:

“L’altra domenica in una delle solite ‘chartae calumniae’ che immancabilmente si distribuiscono al posto di idee, progetti e programmi si cumulano informazioni e notizie sul mio conto, diffamatorie, maliziose e tendenziose, per le quali ho già dato mandato ai miei legali di agire sul piano civile e penale a tutela della mia onorabilità e di quella della mia azienda.
Ciò chiarito, cari Concittadini, e affermato con assoluta nettezza che mai e poi mai accetterà livelli di confronto politico, la cui cifra caratterizzante è la gratuità delle offese e il vuoto assoluto di idee, intendo rivolgermi direttamente a voi per spiegare le ragioni di una scelta e come intendo portarla avanti! Quando ho deciso di accettare questo impegno, l’ho fatto con un obiettivo e una idea chiari e precisi: mettermi in gioco e fare una scelta al servizio al Paese!
Per questo stento a riconoscermi in un modo di confrontarsi che privilegia le opinioni ai fatti, quando addirittura non prevalgono le insinuazioni, le offese e perfino la calunnia. Quello che adesso affermo mi piacerebbe che diventasse patrimonio di tutti e tutti insieme lo accettassimo, come codice deontologico da rispettare, per elevare il confronto politico-amministrativo su di un livello di civiltà, rispetto, qualità e contenuti.
E, allora, cari concittadini desidero con forza dire che se ho scelto di impegnarmi per S.Arpino e i Santarpinesi non l’ho fatto per essere il candidato Sindaco che promette e dà posti in cambio del voto, ma per lavorare ad un progetto che, sul piano pubblico, crei condizioni favorevoli e pari opportunità per tutti affinché ci si liberi dal “bisogno” del lavoro e diventi il lavoro un diritto come celebrato nella nostra Costituzione.
Ma ho anche chiara la consapevolezza che, per essere un imprenditore privato, se le condizioni di crescita e di sviluppo delle mie aziende consentissero di dare del lavoro, nel rispetto di esigenze reali e profili professionali, non ci penserei un solo attimo a dare delle opportunità di lavoro ai miei concittadini in assoluta trasparenza, nel rispetto della meritocrazia, senza assistenzialismo e clientelismo e nel rispetto delle leggi del mercato del lavoro. Anzi, lo avvertirei come un dovere, un imperativo morale! Tutto nella più assoluta trasparenza.
E poiché quello della trasparenza sarà un motivo ricorrente nella mia linea politico-amministrativa, ho deciso di rendere pubblici i nomi dei miei collaboratori. I cittadini sanno, ed è giusto che lo sappiano, chi mi collabora e di chi mi avvalgo, sia sul piano della comunicazione che su quello dell’assistenza tecnico-organizzativo. Altri preferiscono tenere segreto, così come hanno fatto nel corso di questi anni di amministrazione, scelte, iniziative e collaboratori. Altri hanno inventato società e colloqui di lavoro in prossimità delle elezioni amministrativi.
Chi non ricorda l’invasione dei 6×3 della “Di Santo Global Service”! Quindi, e in coerenza ai principi e agli impegni qui espressi, ancora una volta dichiaro la mia disponibilità per un confronto con il Sindaco uscente sui tanti e tanti problemi del nostro Paese, sulle cose fatte e da fare per la crescita e lo sviluppo di S.Arpino. Confronto che mi piacerebbe vedere condotto e moderato dal professore Giuseppe Limone!”.

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