Napoli-Calaiò, ritorno di fiamma

di Redazione

 A volte ritornano. Nel deserto degli obiettivi del Napoli non dichiarati, risuona un eco forte, che viene da lontano, precisamente dalla terra di Dante, la calda toscana.

Si dice che quell’eco abbia qualche accezione senese, ma chi urla di senese, nel sangue, non ha proprio nulla. Anzi, nel sangue di Emanuele Calaiò, in realtà, c’è il sole della Sicilia, ma nel cuore, ormai da anni, giace uno spirito di appartenenza partenopeo, dovuto ad un passato emozionante, a pagine di storia che narrano di un Napoli con la fretta ritornare nel palcoscenico della Seria A.

Ora gli azzurri sono ai vertici del massimo campionato italiano e l’attaccante, classe 1982, ha qualche anno in più sulle spalle, ma una gran voglia di fare ancora bene. D’altronde lo stesso Alessandro Moggi non smentisce la volontà del suo assistito di tornare in terra campana, ai microfoni di Radio Crc: “Calaiò ha ancoraambizioni importanti,pur non essendo più giovanissimo. Ma è nel pieno della sua maturità calcistica e ha grandi ambizioni. Con ilSiena abbiamo anche trovato l’intesa per ilrinnovo del suo contratto, che scadrà a giugno 2015, ma la situazione di classifica dei toscani la conosciamo: è naturale che Emanuele voglia confrontarsi con un calcio più ambizioso. Ci sono delle squadre interessate al calciatore e che hanno manifestato il proprio interesse anche al Siena, ma credo cheCalaiò possa essere l’uomo giustoper completare la rosa azzurra. Oltretutto c’è grande affetto da parte della gente di Napoli nei suoi confronti. Lui è una persona straordinaria e sarebbe un ottimo uomo- spogliatoio”.

Parole che non si ritrovano a pieno con quelle pronunciate dal ds bianconero,Stefano Antonelli: “Il discorso è lo stesso di qualche giorno fa. – dice il dirigente ai microfoni Radio Crc – Ci fa piacere che ci sia un interesse del Napoli sui nostri calciatori, ma per il momentol’interesse è più mediatico che altro. Di fatto non c’è stata mai una vera e propria trattativa. Calaiòè sempre stato corretto con noi e se gioca ancora aSiena è perché non c’è mai stato un club che lo abbia convinto. Raccogliamo le proposte e poi valuteremo le varie offerte col calciatore. Il costo diNetoè solo il risultato finale di una trattativa. Ma la trattativa, in questo caso, è un po’ più difficile”.

La dirigenza napoletana, per ora, resta in disparte, nel silenzio assordante del nuovo anno. Il vice-Cavani per eccellenza non ha bisogno di essere corteggiato, né tantomeno ammaliato, ma i quasi 31 anni del riferimento dell’attacco del Siena non convincono Mazzarri. I prossimi giorni diranno la verità.

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