Si rompe pacco postale, escono più di mille tartarughine

di Mena Grimaldi

 MILANO. Erano state spedite dagli Stati Uniti in un pacco qualunque, ederano sigillate in scatolette di plastica, senza cibo né acqua. Destinazione un negozio di animali.

Così 1.187 tartarughine d’acqua dolce, alcune morte, sono state scoperte da un corriere che, accidentalmente ha fatto cadere il pacco e alla vista di tutte quelle tartarughine ha chiamato la polizia locale.

I vigili hanno allertato il pubblico ministero di turno a Milano Paola Biondolillo, che ha disposto il sequestro delle tartarughe sopravvissute, affidandole temporaneamente all’Oasi Wwf Bosco di Vanzago, in cui è attivo il Centro di recupero animali selvatici.

Le 1150 tartarughine superstiti, che hanno le dimensioni di una moneta da due euro, sono affidate alle cure degli esperti del Wwf: sono state sfamate e rimesse in acqua e appaiono in buone condizioni di salute. Ora sarà il giudice a dover decidere la sorte delle tartarughe sopravvissute, se andranno soppresse tramite congelamento perché pericolose per l’ecosistema o se potranno essere messe in adozione.

Il problema è che appartengono a una razza, laTrachemys scripta scripta, che in Lombardia è inserita nella lista nera delle “specie alloctone oggetto di contenimento ed eradicazione”. Sono ritenute pericolose, perché in grado di alterare l’ecosistema naturale.

Il negoziante, a cui erano destinate è stato iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di maltrattamento di animali, si è giustificato, dicendo che la spedizione con tanto di vaschette contenenti acqua gli sarebbe “costata troppo”, a causa del peso maggiore del pacco.

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