Strisce blu, i grattini come il Gronchi rosa?

di Antonio Arduino

 AVERSA. I grattini come il Gronchi rosa. Il famoso francobollo da 205 lire su cui è riprodotta una carta geografica del Sud America che evidenzia i confini del Perù, …

… ben noto ai collezionisti del settore, fu emesso dalla Poste Italiane il 3 aprile 1961 per accompagnare il viaggio dell’allora presidente della repubblica Giovanni Gronchi in Sud America. Il corso di validità legale sarebbe dovuto iniziare il 6 aprile ma la validità fu sospesa e il francobollo fu sostituito con il Gronchi grigio a seguito della protesta ufficiale fatta dall’ambasciatore peruviano che segnalò un errore nei confini della sua nazione, rappresentata nel francobollo. Ovviamente fu impossibile ritirare tutti gli esemplari del Gronchi rosa già venduti e il valore del francobollo schizzò alle stelle, tanto che oggi la valutazione supera i mille euro.

Per i grattini emessi dall’amministrazione comunale potrebbe avvenire la medesima cosa. Intanto, già potrebbero valere molto più di quanto indicato perché un ticket da soli cinquanta euro potrebbe essere sufficiente per parcheggiare l’auto per l’intera giornata. E’ quanto sostiene il vicepresidente del comitato civico Strisce Blu Italia, Giuseppe Oliva, che segnala la mancanza della quantificazione del tempo di durata della sosta sul titolo che da diritto a parcheggiare negli stalli blu.

“E’ chiaramente – dice Oliva – un errore, probabilmente dovuto alla rapidità con la quale è stato necessario provvedere alla stampa dei grattini dal momento che la società che gestiva il servizio di parcheggio a pagamento ha levato le tende con alcuni giorni di anticipo su quanto previsto, ma va corretto”. “Perché – aggiunge –chiunque potrebbe rivolgersi con successo al giudice per contestare l’eventuale multa emessa sulla base dell’insufficienza del titolo rispetto al tempo di sosta”. “Qualsiasi grattino di una qualunque città italiana, compresa Aversa prima del nuovo corso di gestione, riporta il tempo di validità del tagliando. Di conseguenza – afferma mostrando il vecchio grattino – mancando questa informazione che, tra l’altro, non è stata fornita con manifesti pubblici come prescritto dalle norme che regolano la materia, chi venisse multato per aver pagato un euro o cinquanta centesimi, a seconda della zona di sosta, lasciando l’auto parcheggiata per l’intera giornata, facesse ricorso al giudice potrebbe ottenere un verdetto favorevole”. “Naturalmente – conclude – dando questa informazione il nostro comitato non intende favorire gli abusi ma sollecitare l’Amministrazione a correggere l’errore, nell’ottica di una collaborazione tra cittadini ed Ente”.

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