Il tribunale è salvo, ma resta l’allarme sede: ipotesi Maddalena

di Livia Fattore

 AVERSA. Non sono trascorse nemmeno 24 ore dalla buona notizia della permanenza della sezione distaccata del tribunale di Santa Maria Capua Vetere ad Aversa che c’è già chi lancia l’allarme sede, ricordando che quella attuale di via Ettore Corcioni assolutamente non va.

Ubicata in un condominio, con locali che rischiano di vedere crollare i solai a causa del peso, tanto che gli operatori e gli addetti ai lavori vi entrano a turno, da anni è contestata. Negli ultimi tempi ci ha pensato anche il tg satirico di Canale 5 “Striscia la notizia” con l’inviato Luca Abete ad evidenziare una stato di fatto che non può continuare. Più di dieci anni fa l’amministrazione guidata dall’allora sindaco Gennaro Golia individuò nello storico complesso di San Domenico, già sede del Palazzo di Città, in piazza Plebiscito, in pieno centro storico, la nuova sede.

Per questa operazione le amministrazioni successive guidate dal pidiellino Domenico Ciaramella si sono spese, anche con l’impegno del parlamentare locale Pasquale Giuliano, per portare a termine questo disegno. Ma i finanziamenti, seppure varati, sono, poi, arrivati solo in parte e con il contagocce. Oggi per adattare il complesso alle esigenze della giustizia nell’agro aversano occorrerebbero dagli 8 ai 10 milioni di euro, una vera e propria pazzia in tempi di spending review. Da qui la proposta, ventilata da più parti e fatta propria dal consigliere comunale pidiellino Michele Galluccio che ipotizza il trasferimento degli uffici giudiziari cittadini nell’edificio denominato “Leonardo Bianchi” all’interno del complesso che ospitava l’ospedale psichiatrico “Santa Maria Maddalena”.

“Dopo la soddisfazione di aver vista salva la sezione cittadina del tribunale, soprattutto grazie all’impegno del senatore Giuliano, – afferma l’esponente del Pdl – non possiamo non porci il problema di una nuova allocazione, in considerazione dello stato di degrado in cui versa l’attuale sede. Considerati i costi per completare il complesso di San Domenico, credo che una soluzione potrebbe essere rappresentata dal ‘Leonardo Bianchi’ che l’amministrazione Ciaramella ha già acquisito dalla Regione Campania, per cui basterebbe solo renderlo fruibile secondo le esigenze degli operatori del diritto”.

“L’ipotesi del padiglione Bianchi – ha dichiarato da parte sua il senatore Giuliano – non è nuova. In collaborazione con l’ingegnere Elia Barbato abbiamo presentato una sorta di studio di fattibilità relativo proprio alla struttura ospitata nell’ex ospedale psichiatrico e a San Domenico in occasione della seduta della commissione giustizia e credo proprio che questi atti siano stati determinanti nell’adottare la decisione che poi è venuta fuori”.

“Il tribunale nell’area della Maddalena va bene, perché si rivitalizza un bene pubblico, ci sono spazi per parcheggi ed è in buono stato, ma mi chiedo –afferma, da parte sua il candidato sindaco e avvocato Antimo Castaldo – cosa vogliamo fare di San Domenico, per il cui recupero sono già stati spesi milioni di soldi pubblici? Aversa ha una ricchezza in patrimonio immobiliare pubblico che non può non essere preso in considerazione”.

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